Incendio Simeri Crichi, Ettari di terreni bruciati, danni a strutture, animali carbonizzati (FOTO)

Un terreno distrutto dalle fiamme

Un incendio di una portata inaudita, forse il peggiore che nell’ultimo decennio ha interessato il territorio di Simeri Crichi. I cittadini della zona alta del Comune si trovano barricati nelle proprie abitazioni con gli infissi serrati per impedire a fumo e fuliggine di entrare nelle case. Una nube densa avvolge il paese da questa mattina, l’aria è diventata irrespirabile e la temperatura percepita è nettamente superiore rispetto ai 36° che già segna il termometro. Dal capoluogo comunale fino alla spiaggia, scende lenta, come fosse neve, la fuliggine bianca e nera che imbratta ogni cosa e si accumula sulla spiaggia dopo essersi depositata nel mare.

Dalle 7 di questa mattina continuano ancora a bruciare i terreni che dalla località Ciccardino arrivano fino al Silipetto. Una distesa sconfinata di colore nero. Ettari su ettari di terreni, vegetazione e colture andate in fumo. Uno spettacolo deplorevole al quale, come se già non bastasse, si aggiungono ingenti danni alle strutture. Sarebbero almeno tre i capanni distrutti dalle fiamme. Tonnellate di rotoballe di fieno ora ridotte ad un culmo di cenere, avvolte nel rogo che ha devastato i capannoni che le contenevano.

Sul posto numerose squadre dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Sellia Marina, con l’ausilio di mezzi della sede centrale di Catanzaro. L’entità dell’incendio aveva in origine richiesto anche un intervento di mezzi aerei che però in queste ore si trovano già impegnati in numerosi altri siti per domare situazioni ben più gravi. Sul posto anche i Carabinieri della locale stazione di Simeri Crichi.

Diversi i proprietari terrieri impegnati in una lotta contro il tempo per salvare il salvabile. Alcuni sarebbero riusciti a sottrarre alle fiamme i mezzi agricoli e le mucche custodite in un capanno ma non per tutti è andata così “bene”. Nulla ci sarebbe stato da fare per mettere in salvo un cane da pastore, inghiottito nell’incendio insieme a decine di galline e anatre. Tutti animali ora carbonizzati. Morti in modo atroce per cause ignote anche se, come è abbondantemente noto, l’autocombustione richiederebbe fattori molto rari affinché questa possa verificarsi. Unica strada plausibile sarebbe ricondurre tanta devastazione ad un avvenimento doloso, causato da ignobili piromani.

Proseguono intanto le operazioni sul posto, con la viva speranza che il vento non propaghi le fiamme verso abitazioni ed altri terreni.

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Pubblicato da Redazione

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