Il “particolare” 2021 di Simeri Crichi. Fatti, persone e eventi che lo hanno caratterizzato

Per chi vedeva il bicchiere mezzo pieno, il 2021 sarebbe stato l’anno della ripresa. Poi c’era chi il bicchiere lo ha visto mezzo vuoto e si aspettava un 2020 bis, perché realisticamente era difficile pensare che nel giro di pochi mesi si potesse essere fuori dal tunnel della pandemia (non del divertimento, come canta Caparezza) e quindi ci è andato cauto con l’ottimismo. In realtà un 2021 così particolare per la storia di Simeri Crichi in pochi lo avrebbero immaginato. E se c’è un aggettivo che meglio possa definirlo – e sul cui utilizzo ottimisti e pessimisti potrebbero trovarsi d’accordo – questo è proprio “particolare”. Vediamo dunque quali fatti hanno reso così particolari gli ultimi 365 giorni.

Pandemia

A pochi giorni dall’inizio dell’anno, Simeri Crichi deve fare i conti con la sua prima vittima causata del Covid, il compianto Salvatore (per tutti Turuzzu) Critelli, una figura amichevole, che si incontrava sempre sorridente “aru Chianu da Lenza” la cui scomparsa ha lasciato tanta tristezza. Qualche mese dopo, i suoi famigliari, insieme ad amici di vecchia data, hanno donato ai reparti dell’ospedale Pugliese dei tablet per i degenti che viste le restrizioni non potevano beneficiare della presenza fisica e del conforto dei propri familiari.

Nel resto dell’anno il contatore delle vittime fortunatamente non è cresciuto, mentre la situazione pandemica sul territorio ha sostanzialmente seguito il trend Nazionale: numero maggiore di casi nel primo trimestre dell’anno, situazione più distesa in primavera-estate e aumento vertiginoso che si sta verificando tutt’oggi, in un periodo dove l’incremento dei contagi è un problema mondiale, soprattutto a seguito della nuova Variante Omicron. Insomma, vista l’impennata di casi degli ultimi giorni sapremo già che l’anno nuovo non comincerà nel migliore dei modi.

Ben accolta la campagna vaccinale sostenuta dai medici curanti operanti sul territorio di Simeri Crichi, dedicata principalmente agli anziani che hanno risposto “presente” dando l’esempio ai più giovani, soprattutto quelli più riottosi e ostinati nel non vaccinarsi. Per l’occasione il Policentro è stato adibito in centro vaccinale.

Operazioni giudiziarie

Dal 2016, anno di insediamento di Nicola Gratteri come procuratore, a oggi di operazioni anti-ndrangheta nella provincia di Catanzaro ne abbiamo viste a bizzeffe, ma mai come quest’anno i soggetti coinvolti in tali operazioni sono stati così attigui alla realtà di Simeri Crichi. È il caso delle operazioni “Basso Profilo” e “Coccodrillo”.

La notte del 21 gennaio in duecento tra donne e uomini della DIA e centosettanta unità tra Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza danno il via all’operazione “Basso profilo”. Esponenti delle cosche locali insieme a colletti bianchi vengono sottoposti a misure cautelari e sono accusati a vario titolo di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio, rivelazione e utilizzazione del segreto d’ufficio, accesso abusivo al sistema informatico, nonché associazione a delinquere di tipo mafioso.

Da questo calderone, tra “nomi eccellenti” (uno su tutti quello del segretario nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa, la cui estraneità ai fatti verrà confermata nel mese di novembre), spunta il nome dell’assessore al turismo e all’ambiente Saverio Brutto, il quale viene fermato agli arresti domiciliari.

La notizia si abbatte sull’Amministrazione comunale: la minoranza chiede le dimissioni di Mancuso, il sindaco revoca a Brutto l’assessorato e le deleghe assunte e in Consiglio subentra Francesco Alberto, eletto con Mancuso ma che andrà a integrare il gruppo consiliare degli indipendenti.

Ad oggi Saverio Brutto è libero ma in attesa di processo: l’aggravante mafiosa gli decade a un mese dall’arresto, mentre l’ex assessore riacquista la libertà dopo otto mesi di detenzione domiciliare.

Un’altra notte di blitz è quella dell’11 marzo: a seguito delle indagini svolte dai finanzieri del GICO vengono arrestati gli imprenditori Antonio, Daniele e Giuseppe Lobello; viene sequestrato un patrimonio di beni per 50 milioni di euro (a questo seguirà un altro sequestro da oltre 200 milioni di euro); e vengono sottoposti a misure cautelari altri sette soggetti. Ad attirare l’attenzione dell’antimafia sarebbero state le condotte degli imputati in cui si inquadrano i reati di concorso esterno in associazione mafiosa, intestazione fittizia di beni, trasferimento fraudolento di valori, autoriciclaggio, estorsione e favoreggiamento reale, e inoltre l’agire degli imprenditori “allo scopo di sottrarre il proprio patrimonio aziendale all’adozione di prevedibili misure di prevenzione antimafia”.

Neanche il processo “Coccodrillo” si è del tutto concluso, tuttavia nel mese di ottobre è stata dichiarata l’estraneità ai fatti di alcuni indagati per cui è stato disposto il non luogo a procedere, e nel mese di dicembre sono arrivate le condanne dei tre imprenditori Lobello (a 8 anni e 10 mesi di reclusione per Giuseppe, detto Pino e a 4 anni e 8 mesi di reclusione per Antonio e Daniele), in quanto hanno optato per il rito abbreviato in primo grado.  Le posizioni degli altri inquisiti saranno chiarite nei prossimi mesi.

Commissione di accesso

“Basso profilo” e “Coccodrillo” attirano le attenzioni del Ministero dell’Interno e tutto ciò ha un effetto domino che ricade sulla politica comunale. La Prefettura di Catanzaro emana un provvedimento in cui si legge che “il territorio di Simeri Crichi è risultato essere al centro di interessi economici su cui le consorterie di ndrangheta hanno, nel tempo, esercitato una documentata influenza e […] dal monitoraggio condotto da quest’Ufficio sull’amministrazione comunale di Simeri Crichi si evince un quadro indiziario tra soggetti economici, che le inchieste menzionate collocano nell’orbita della criminalità organizzata, ed amministratori locali di quell’Ente”.

Da qui si ricava la necessità di scavare più a fondo e così gli uffici della residenza municipale accolgono nel mese di maggio – e per i tre mesi a seguire – una Commissione d’accesso antimafia, nominata dal Prefetto Cucinotta, allo scopo di svolgere ulteriori e mirate verifiche presso il Comune di Simeri Crichi tese ad approfondire ed estendere il quadro conoscitivo già disponibile, circa la sussistenza di elementi di collegamento e/o condizionamento da parte della criminalità organizzata.

Politica

Ma il 2021 è l‘anno delle elezioni. E che elezioni! La campagna elettorale si è aperta di fatto fin dall’anno scorso, con la presentazione della lista di Giuseppe Canistrà e la nascita di un nuovo gruppo consiliare indipendente, staccatosi da una costola della maggioranza Mancuso. Diventava praticamente impossibile escludere dal panorama la prospettiva della partecipazione di una terza lista alla tornata elettorale di ottobre.

Nei fatti le anticipazioni di fine 2020 diventano realtà e si arriva così ad avere un assetto ben delineato: Canistrà mantiene l’impegno con il suo endorsment e scende in campo come candidato a sindaco; Mancuso sembra intenzionato a confermare in plenum la squadra che lo ha portato al secondo piano di Piazza Martiri; la terza lista viene annunciata il 2 di Giugno quando gli indipendenti Garcea e Commisso sciolgono le riserve e tirano fuori dal cilindro, per la corsa alla fascia tricolore, il nome di Luigi Talarico, il quale accetta l’incarico di capolista cercando l’approdo a Piazza Martiri dopo aver dimostrato in altri abiti un ottimo feeling con Piazza Scalise e Piazza Foibe.

Fatti i capilista dovrebbero farsi i candidati, ma sono pochissimi i nomi degli aspiranti consiglieri comunali e il tempo stringe. Sarà un’estate caldissima (non solo per le temperature roventi registrate sui termometri), fatta di corteggiamenti tra i capilista e probabili candidati e di feroci e continue polemiche tra i vari schieramenti negli scranni del Consiglio comunale che infiammano la campagna elettorale.

Nel frattempo la commissione di accesso ha concluso le indagini. Gli atti sono ora nelle mani del prefetto di Catanzaro e la spada di Damocle dello scioglimento pende sulla testa dell’amministrazione Mancuso. Le giornate di agosto trascorrono infatti nella spasmodica attesa di un provvedimento governativo che arriva al termine del Consiglio dei Ministri nella sera di giovedì 26 agosto. Il responso è laconico e tagliente:

“Il Consiglio dei ministri alla luce degli accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Simeri Crichi e il conseguente affidamento della gestione del Comune a una Commissione straordinaria per la durata di 18 mesi.”

Davanti agli occhi dell’Amministrazione Mancuso torna beffarda un’immagine, quella del cartellino rosso che i suoi sostenitori sbandieravano nella notte del 5 giugno 2016 nel segno di una “Simeri Crichi libera” e che invece oggi viene sventolato in faccia alla stessa amministrazione.

Ovviamente il provvedimento pone la parola “fine” sulla campagna elettorale, che non entra così pienamente nel vivo. Il 3 e 4 ottobre si andrà a votare comunque, per eleggere il nuovo Consiglio Regionale che finalmente può tornare a esercitare le proprie funzioni dopo un anno di interregno. Vince le elezioni Roberto Occhiuto che diventa così presidente di Regione. Nota di merito al sindaco di Sellia, Davide Zicchinella, che seppur non eletto, nei cinque seggi di Simeri Crichi raccoglie più voti di qualsiasi altro candidato.

Il commissariamento

Lo scioglimento del Comune è una secchiata di acqua ghiacciata che raggela non solo i principali attori, ma tutti i 4731 abitanti cricari, di nascita e di adozione, del capoluogo, del borgo, delle periferie e del mare. Raggela anche i tanti cittadini originari di Simeri Crichi che hanno lasciato la terra natìa per stabilirsi altrove. Il paese tocca il punto più basso della propria storia ed è costretto a pagare un conto salato in termini di immagine e reputazione.

Il primo settembre si insedia al Municipio la Commissione straordinaria a cui vengono affidate le attribuzioni spettanti al Consiglio comunale, alla Giunta e al Sindaco, composta dal Viceprefetto a riposo dott. Aldo Lombardo, dal Viceprefetto a riposo dott. Salvatore Tedesco e dal Funzionario economico finanziario dott.ssa Marialuisa Tripodi, della quale colpiscono le parole nel suo discorso di presentazione ai dipendenti: L’importante, nella vita, è trasformare le cose negative in positive a voler dire che una circostanza simile possa essere vissuta non come un’onta ma come un’occasione di ripartenza.

Ad un mese dal decreto di scioglimento vengono pubblicate in Gazzetta Ufficiale le motivazioni. Non si ritiene di riportarle per intero in questo spazio vista la lunghezza e la facile reperibilità dei contenuti, quindi sinteticamente si ricorda come “una serie di condizionamenti  nell’amministrazione comunale volti a perseguire fini diversi da quelli istituzionali che hanno determinato lo svilimento e la perdita di credibilità dell’istituzione locale, nonché il pregiudizio degli interessi della collettività, rendendo necessario l’intervento dello Stato per assicurare la riconduzione dell’ente alla legalità”  hanno costituito motivo di scioglimento dell’amministrazione comunale.

Cronaca

È nel 2021 a venir realizzata una delle opere di viabilità più importanti: l’allargamento di carreggiata nella celeberrima “curva di Ciccardino”, lungo la strada del Bosco. Il tratto di strada viene inaugurato nel febbraio dall’Amministrazione, ed è proprio a Ciccardino che si fermeranno le opere realizzate realizzate nel corso dell’era Mancuso. Tuttavia è stato deliberato uno stanziamento di 2 milioni di euro per la messa in sicurezza dell’intera strada. Un altro importante adeguamento stradale riguarda il ponte di Fegato, la cui carreggiata è stata allargata e i cui caratteristici muretti in pietra sono stati rimpiazzati da più sicure barriere di guardrail (decisione che ha suscitato polemiche sui social).

Oltre allo shock della Commissione d’accesso e del successivo scioglimento degli organi politici, il Comune di Simeri Crichi nel mese di Marzo saluta il compianto ex sindaco Nicola Folino, ricordato da uno dei suoi successori Barberio come un “tecnico infaticabile a servizio della politica”, mentre nel mese di aprile accoglie il nuovo segretario comunale, l’avvocato Alessandro Ursino.

Cambio della guardia anche alla guida dell’IC Dolce-Citriniti, dove il nuovo dirigente è Antonio Bulotta e si ritrova, appena insediato, a fare i conti con le criticità delle sedi che ospitano i plessi di Simeri Crichi e di Roccani.

E nel 2021 non c’è pace nemmeno per la Chiesa. Non tanto per la Chiesa di Simeri Crichi, dove di pace ce n’è pure troppa, ma la Diocesi di Catanzaro-Squillace ha dovuto cristianamente (e mo ce vo) sopportare una serie di burrasche: innanzitutto l’estremo saluto all’Arcivescovo Emerito Mons. Cantisani, venuto a mancare, poi a gettare ombre e creare inquietudini nei fedeli  sono stati lo scioglimento per mezzo di decreto irrevocabile del Papa del Movimento Apostolico e le dimissioni- di cui a tutt’oggi si ignorano i motivi- dell’Arcivescovo, Mons. Vincenzo Bertolone. Se sia stata costruita sulla sabbia o sulla roccia non lo so, fatto sta che nella Chiesa di Catanzaro di crepe se ne sono aperte.

In ogni caso le tradizioni religiose cricare devono fare per il secondo anno consecutivo i conti con le misure restrittive: niente processioni e niente feste patronali. È un altro anno duro anche per gli eventi sociali, ma resistono la V edizione della Festa della Musica, svolta in streaming, la VIII edizione della Festa dell’Emigrante che anche quest’anno è l’unico evento svolto in piazza ed aperto al pubblico, e la X edizione del Presepe Vivente, tornato nella sua sede originaria – il centro storico di Crichi – ma per cui rimane l’amarezza della sua chiusura al pubblico a pochi giorni dall’evento.

Ambiente

Il 2021 verrà ricordato in particolare per le iniziative (due su tutte la COP26 di Glasgow e il Youth4Climate a Milano) volte a tutelare l’ambiente e contenere i cambiamenti climatici. Quanto ai cambiamenti climatici difficilmente si può ricordare un’estate più rovente e afosa di quella che ci siamo appena lasciati alle spalle. Quanto a tutela ambientale Simeri Crichi non ha per niente brillato quest’anno, anzi ha letteralmente bruciato. Roghi – molto frequenti – di rifiuti abbandonati, roghi di alberi, roghi di animali. Lo scenario apocalittico delle condizioni dei terreni a margine della Strada del bosco serve a prendere contezza di quanto ancora sia indietro l’uomo del XXI secolo che distrugge il proprio habitat. Ma quello degli incendi è un trend che è disgraziatamente spopolato anche altrove, basti pensare alla vicina Pineta di Siano, che dopo l’incendio di agosto è l’ambientazione perfetta se si vuole rappresentare l’inferno, o ai boschi dell’Aspromonte dove il fuoco ha fatto vittime. Barlume di speranza è la schiusa di tartarughe marine avvenuta sulla spiaggia dell’Homo morto in prossimità di Ferragosto, in un’annata in cui le polemiche non hanno risparmiato nemmeno l’acqua del mare, quando l’Arpacal si esprimeva contrariamente alla balneabilità del mare – salvo poi ritrattare – nei tratti costieri di Simeri Mare.

Simeri Mare

Un anno particolare è stato anche per la comunità di Simeri Mare. Spesso al centro delle cronache con l’ingenerosa accezione di scenario tragico, si pensi alla violenza sessuale ai danni di una giovane donna avvenuta nella pineta a ridosso della spiaggia e alla morte in mare di un uomo anziano stroncato da un malore, la zona marinara è stata anche luogo di ripartenza delle attività sportive, la spiaggia dell’Homo Morto è stata sede della prima edizione delle Calabriadi, e luogo di nascita grazie alla meravigliosa schiusa di tartarughe marina avvenuta nelle giornate estive, nonché luogo di speranza per le 59 persone sbarcate sulla spiaggia di Marincoli, al termine di una delle estenuanti e disumane carovane nel Mediterraneo, per fortuna non funesta.

Ma in un’annata così difficile e “particolare”, ci sarà chi si è contraddistinto dalla mediocrità e chi ha tentato di risollevare l’immagine di un luogo ferito? La risposta è sì.

Simeri, Person of the year

Per riemergere da tempi difficili l’uomo deve guardare indietro alla sua storia, alla sua identità. A dare un segnale sono state le iniziative tenute nel nucleo antico del Comune, nel borgo di Simeri. I trekking organizzati nelle Grotte di San Bartolomeo e presso i Ruderi del Convento e le visite guidate al Castello e alla Collegiata nei contesti del MOME e delle Giornate FAI d’Autunno, i pellegrinaggi religiosi e le serate evento che tengono legate fede e cultura, l’attività di riqualificazione e i progetti di sviluppo del Simeri Lab hanno svelato il valore e le potenzialità del borgo antico. Senza dimenticare il contributo solidale che l’associazione di volontariato “Seguimi con il cuore” ha prestato in favore di persone destanti in condizioni difficili o esasperanti. Una boccata d’ossigeno indispensabile per risollevare l’immagine di un territorio ferito.

Donne

È stato l’anno delle donne. il 2021 appena trascorso è stata un’annata ricca di soddisfazioni per diverse donne di Simeri Crichi, emergenti negli ambiti lavorativi, nei loro percorsi di studio o nel sociale. È il caso della manager Maria Francesca Marino, il cui ritorno in Calabria a capo dello stabilimento Baker Hughes di Vibo Valentia – una delle più grandi aziende al mondo di tecnologia per il settore energetico- ha suscitato la curiosità persino di testate giornalistiche nazionali. C’è poi Angela Mussari eletta quest’anno presidente di Avis Simeri Crichi, ed è la prima donna a ricevere questo incarico. Ci sono due studentesse che hanno chiuso le valigie e lasciato l’Italia con la determinazione di compiere dei passi importanti: si tratta di Valentina Iania, studentessa e appassionata di archeologia che a giugno ha vinto una borsa di studio per studiare a Oxford, nel College per antonomasia, e di Gaia Assunta Bertolino – anche presidente del gruppo giovani FAI Catanzaro- la quale ha raggiunto il Lussemburgo dove per tre mesi ha tenuto un  training come sviluppatore Mulesoft, un’azienda che fornisce tools per lo sviluppo di API, per conto della società Cap4Lab e ha avuto modo di essere relatrice un evento dedicato alle donne che hanno scelto una carriera nell’ambito scientifico. Per finire, nella prima volta della sua storia a Simeri Crichi è entrata in servizio un Maresciallo donna dei Carabinieri: si tratta della giovane Alessandra Di Pasquale.

Congedo

Settecento anni fa esatti Dante Alighieri lasciava questo mondo. Nella sua Opera Magna, la Divina Commedia, chiudeva l’inferno con questo verso:

“E quindi uscimmo a riveder le stelle

È vero che nell’anno – ma mettiamoci anche il biennio- appena trascorso stelle se ne sono viste davvero poche e seppur l’anno venturo sembra destinato a cominciare sotto un cielo adombrato, il Sommo Poeta ci dice che anche dopo una traversata infernale c’è una via d’uscita.

Pubblicato da Francesco Antonio Pollinzi

Caporedattore centrale.