Il consigliere Nagero raggiunge il pensionamento. Loiero: «Una vita al servizio degli altri»

Giancarlo Nagero

«Giancarlo Nagero da domani non sarà più il nostro “postino”, il più amato e conosciuto del territorio taglia il traguardo della pensione».

Si apre con queste parole la lettera ricca di stima e affetto dell’ex sindaco di Simeri Crichi, Saverio Loiero, indirizzata al consigliere comunale Giancarlo Nagero in occasione del raggiungimento dell’importante traguardo del pensionamento.

«“Postino”: così, dalle nostre parti, viene appellato il portalettere empatico, colui che giornalmente ti incontra per comunicarti i fatti della tua vita – scrive Loiero – Perché in passato le vicende dell’uomo erano legate alla corrispondenza; le vecchie e care cartoline, le lettere gradite dei familiari lontani e quelle meno gradite di banche e bollette, tutto passava per la posta. Insomma, era Giancarlo a darci le belle e brutte notizie della nostra vita».

«Lo ha sempre fatto con discrezione e simpatia, disponibile sino all’estremo come solo lui sa essere. Un ruolo interpretato sempre con personalità e riservatezza – ha aggiunto l’avvocato – L’evocazione fumettistica e cinematografica del postino ha così trovato a Simeri Crichi un’interpretazione originale e concreta».

«Giancarlo, però, non è solo questo; è quella che si suole definire una persona perbene, una persona che va oltre quel ruolo. In pochi, infatti, conoscono la grande curiosità scientifica e sociologica che lo porta ad approfondire temi di storia e scienze naturali con grande interesse, ma anche questo rientra nel suo delicato riserbo.

Solo chi lo frequenta nel privato è al corrente delle grandi passioni che lo animano e che non si limitano al calcio ed alla politica.

Io rivendico il privilegio di averlo avuto al mio fianco quale assessore e vice sindaco nella esperienza amministrativa e so quanto valore umano possa esprimere Giancarlo, nel lavoro e fuori da esso.

Da qualche tempo era stato promosso nei ruoli dirigenziali. Era alla guida del comparto, ma anche questo lo sapevamo in pochi. Perché aveva smesso di consegnare corrispondenza, ma al bisogno indossava la tracolla per non fare avvertire disservizi ai suoi concittadini».

«È sempre stato così Giancarlo, una vita al servizio degli altri, della sua comunità – conclude quindi l’ex primo cittadino – Dopo quarant’anni di campanelli è giusto che si occupi della sua adorata famiglia. Resterà, comunque, l’amico leale di tutti».

Pubblicato da Redazione

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