Grave carenza idrica nella zona marina, l’allarme di “Simeri Crichi Cittadinanza Attiva”

“Constatiamo con molto rammarico che il territorio di Simeri Mare vive una delle stagioni più tristi della sua storia, visto lo stato di abbandono a cui è stato lasciato. Tutta la zona della Chiusa e dell’Omomorto ha vissuto tra sabato e domenica l’assenza dell’acqua comunale con tutti i disagi che ne conseguono anche a livello igienico. Ma la cosa più grave che constatiamo è l’assenza del Comune e delle Istituzioni”.

A scriverlo in una nota stampa è l’associazione “Simeri Crichi Cittadinanza Attiva APS” con l’intento di portare a conoscenza della popolazione tutta, la grave situazione di disagio inerente la carenza idrica a cui è stata sottoposta la frazione marina del Comune nel week-end trascorso. 

“Nei tempi passati succedevano casi simili ma gli amministratori delegati al territorio, sempre presenti ad ogni richiesta, si adoperavano tempestivamente a contattare gli uffici comunali per superare l’emergenza – scrive nel comunicato l’associazione presieduta da Domenico Pasceri – Oggi, purtroppo, non sappiamo nemmeno a chi rivolgerci, visto che non esiste un numero comunale per le emergenze né tantomeno abbiamo contezza di come sono fatti questi Commissari, mai visti in due anni per le vie di Simeri Mare, se non solo in fotografia”.“Ci siamo presi pure la premura di contattare la Sorical per capire se esisteva un loro problema ma la stessa Società Idrica Regionale ci ha tranquillizzati che il problema sarà sicuramente comunale perché a loro risulta solo un consumo anomalo. Alla fine – ravvisa l’associazione – subiremo oltre al danno anche la beffa di dover pagare anche lo spreco di acqua dispersa chissà in quale punto del territorio per due giorni e due notti invece che alimentare le nostre abitazioni”.

“Ci auguriamo che i prossimi amministratori prendano in seria considerazione l’idea di garantire i servizi essenziali, anche nelle emergenze – conclude la realtà associativa del paese – perché è inconcepibile che nell’ anno 2023 bisogna subire questi disservizi gravi come se vivessimo nell’ area più sperduta dell’Africa Centrale dove l’acqua non esiste proprio”.

Pubblicato da Redazione

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