Giunta, Arriva il sì per progetto di Ciccardino, area ristoro a Simeri Mare e una strada a don Cetera

Una seduta di giunta

Passato, presente e futuro. Sembrano mirare ognuna rispettivamente alle tre dimensioni temporali le delibere adottate dalla Giunta comunale nell’ultima seduta dello scorso lunedì.

La dimensione attuale ben si può inquadrare nella questione relativa alla viabilità extraurbana, in particolare alla percorribilità della Strada del Bosco, e ancora più specificatamente al tratto di Ciccardino compresa la sua arcinota strettoia, la cui pericolosità da sempre è stata uno dei pochi, se non forse l’unico, oggetti di discussioni su cui non c’è cricaro che si esprime contrariato. Ebbene al fine di ovviare al miglioramento e ripristino del suddetto tratto di strada, l’Amministrazione comunale ha ottenuto un prestito di 230.000€ della durata di 29 anni e presto saranno banditi i lavori per la operare la realizzazione. Un provvedimento “al centro dei programmi elettorali di tutti i candidati, ma che fino a oggi non aveva visto neanche la progettazione”, si apprende dai canali social dell’Amministrazione.

La dimensione futuristica invece non investe la realizzazione dell’opera in sé, che non dovrebbe richiedere una tempistica di realizzazione di lungo termine, piuttosto i destinatari di tale opera, nello specifico un’area ristoro che andrà a essere collocata nel parco giochi di Simeri Mare. Un progetto con finalità sociale, soprattutto rivolto ai cittadini di domani, per cui i fondi assegnati saranno quelli della Tassa di soggiorno.

Lo sguardo al passato si compie nell’ottica della memoria storica, in particolare quella di Don Gaetano Cetera al quale sarà a breve intitolata una parte dell’attuale Via Pitagora, in prossimità della canonica presso cui il parroco ha trascorso gli ultimi anni di vita e dei locali parrocchiali, la cui realizzazione è stata fortemente desiderata. L’intestazione toponomastica dedicata al compianto sacerdote è stata dunque deliberata sia per il determinante contributo religioso e sociale offerto nei quasi cinquant’anni di sacerdozio, sia come espressione di un sentimento comune.

Pubblicato da Francesco Antonio Pollinzi

Caporedattore centrale.