Giornata Mondiale dell’Autismo, Illuminati dalla consapevolezza di essere tutti unici

Ricorre quest’oggi il XIII “World Autism Awareness Day” istituito dall’Assemblea generale dell’ONU nel 2007. Una giornata che richiama alla consapevolezza e alla riflessione da parte di tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite affinché vengano incoraggiate ulteriori misure di sensibilizzazione dell’opinione pubblica nei confronti delle persone affette da Sindrome dello Spettro Autistico.

Questo è il giorno in cui le organizzazioni presenti in tutto il mondo, si riuniscono con lo scopo di collaborare nell’ambito della ricerca scientifica. Una delle organizzazioni scientifiche e di volontariato più impegnata a livello mondiale è “Autism Speaks”, che nel 2010 ha promosso l’iniziativa “Light it up blue” per incrementare la conoscenza e la consapevolezza sull’Autismo. Questa iniziativa non si rivolge solo ai privati cittadini ma soprattutto alle pubbliche amministrazioni di tutto il mondo affinché, a titolo simbolico e rappresentativo, illuminino un proprio monumento o edificio caratteristico di blu. Nel corso delle varie edizioni sono stati illuminati di blu: l’Empire State Building di New York, il Cristo Redentore di Rio de Janeiro, la piramide di Giza in Egitto, l’Arco di Costantino a Roma e altri numerosi monumenti di tutto il mondo e anche del nostro Paese. Il nostro stesso comune, lo scorso anno, ha preso parte all’iniziativa illuminando di blu il monumento ai caduti posto dinanzi il Municipio.

Illuminare di blu i monumenti più belli del mondo vuole richiamare alla memoria che l’autismo non è una malattia che prevede una diagnosi e una cura. Ogni soggetto affetto da autismo è unico, e questo significa che esistono infinite combinazioni della sindrome. Ed è proprio questo che vuole raccontare la “Giornata Mondiale sull’Autismo”.

In un momento particolare come quello che stiamo vivendo a causa del Coronavirus, a trovarsi in una situazione di emergenza nell’emergenza sono le famiglie di persone con disturbi dello spettro autistico che devono provvedere alla loro gestione e cura 24 ore su 24. Queste famiglie si trovano davanti a sfide ancora più complesse: scuole chiuse, centri sanitari e socio-assistenziali chiusi, sospensione delle attività terapeutiche e assistenza domiciliare, nella maggior parte dei casi, sospesa. Tant’è che queste famiglie stanno iniziando a sentirsi sole.

In questo particolare momento, il CNDDU ha richiesto ai colleghi docenti della scuola italiana di promuovere iniziative affinché gli studenti comprendano ancora di più il valore della diversità in quanto l’obiettivo principale della scuola è quello di essere, per prima cosa, una comunità educante per tutti in cui nessuno viene escluso. In virtù di questo è stato inoltre richiesto al mondo della scuola di illuminare le coscienze a distanza, anche stando da casa, dietro a un computer. Ai docenti della scuola italiana di primo e secondo grado, l’invito ad utilizzare una copertina di class-room azzurra, perché l’azzurro è colore che le Nazioni Unite scelsero per l’Autismo e poi di lanciare per gli studenti l’hashtag #SIAMOTUTTIUNICI che consiste nella condivisione su class-room, di una foto collage che dovranno creare i ragazzi, fornendo ognuno di essi un’idea, uno spunto, e ricollegandosi ovviamente all’hashtag. Una foto-collage buffa, improvvisata, ma vera. Perché non c’è nulla di più vero: siamo tutti unici!


Pubblicato da Maria Teresa Pisano

Redattrice