Giornata della Memoria: lo sguardo al passato per non dimenticare

Scena tratta dal film “Il bambino con il pigiama a righe”

Ogni anno il 27 gennaio si celebra la Giornata della Memoria, una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite per ricordare le vittime dell’Olocausto. Tra il 1933 e il 1945, infatti, circa 15 milioni di persone trovarono la morte per mano dei nazisti; tra le vittime vi erano ebrei, omosessuali, zingari, prigionieri politici e portatori di handicap. La loro unica colpa era quella di essere “inferiori”.

La Germania nazista, principale autrice di tali atrocità, aveva a capo Hitler, salito al potere nel 1933. Egli era autore di idee nazionaliste, antidemocratiche e razziste che furono accolte da una Germania profondamente scossa dal primo dopoguerra e gettarono le basi dell’ideologia nazista. La politica di Hitler era incentrata sul concetto di superiorità della razza ariana. Il suo odio era dunque rivolto verso le “razze inferiori”, come ebrei e zingari, ma anche malati mentali e portatori di handicap, visti come un pericolo per la purezza della razza ariana, che andava invece preservata. Per realizzare questo suo progetto, attuò una politica dell’eugenetica che portò alla morte per eutanasia di migliaia di malati terminali e alla successiva sterilizzazione di quanti fossero ritenuti portatori di malattie genetiche. Decise inoltre in un primo momento di escludere gli ebrei dalla vita pubblica e di costringerli ad emigrare e, solo successivamente, di attuare quella che venne definita “soluzione finale”. Strappati dalle loro vite, migliaia e migliaia di ebrei, vennero deportarti, ammassati e infine uccisi nei campi di concentramento; molti di loro erano anziani, altri bambini. Tra di loro vi erano anche omosessuali, zingari, rom, portatori di handicap, tutte categorie che, secondo Hitler, non erano degne di vivere. La liberazione dei campi di sterminio avvenne solo nel 1945, a fine della seconda guerra mondiale. In particolare, la liberazione di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945, fu quella che più di tutte permise al mondo di conoscere gli orrori del genocidio; proprio per questo motivo, fu questa la data scelta dalle Nazioni Unite per celebrare la Giornata della Memoria.

Lo scopo di questa ricorrenza è quello di ricordare le atrocità commesse dal nazismo, frutto di ideologie folli e discriminatorie: rivivere questa drammatica parte della storia può aiutarci a fare in modo che tali eventi non si ripetano più.

«L’indifferenza è più colpevole della violenza». (Liliana SegreSenatrice a vita, superstite dell’Olocausto e testimone dei campi di concentramento nazisti).

 Memoriale della Shoah di Milano

Pubblicato da Nicole Gentile

Collaboratrice.