Fatti, eventi e personaggi che hanno segnato il 2022 a Simeri Crichi

Mentre mangio cioccolata in un locale
Mi travolge una vertigine sociale
Mentre leggo uno stupido giornale
In città è scoppiata la guerra mondiale

Era la prima settimana di febbraio, e sul palco di Sanremo Veronica Lucchesi, de la Rappresentante di Lista, cantava così. E mai verso fu più profetico dell’ultimo, dal momento che passati pochissimi giorni dalla fine del Festival, e con la canzone rivelazione che continuava a passare in radio, la guerra, che se non è mondiale per questioni di “campo” lo è per come ha investito e travolto gli equilibri globali, è scoppiata davvero. All’alba del 24 febbraio ha inizio il “processo di denazificazione dell’Ucraina” da parte della Russia Putiniana, attraverso operazioni che nei tempi e nei modi d’intervento non si discostano affatto dalle invasioni naziste che diedero il via al secondo conflitto mondiale. L’invasione – perché altro non è che un’invasione – dell’Ucraina oltre a portare morte e distruzione nelle aree coinvolte dai missili, ha rapidamente riscaldato la Guerra Fredda che mai del tutto si era cristallizzata, spaccando ancora di più Oriente e Occidente. A ciò vanno aggiunte le pesanti ripercussioni sul versante economico, già gravato dei contraccolpi derivanti dalla pandemia, al quale i rincari causati dalla guerra (forse potremmo dire anche “dalle speculazioni”, ma non si è ben capito) hanno aggiunto un carico ancora più alto. Iniziare una guerra è a prescindere dalle epoche e dalle “ragioni” (lo virgolettiamo perché di ragionevole in una guerra non crediamo ci sia qualcosa) un fallimento per la civiltà oltre a essere un atto da criminali; poi se si vuole giocare ai soldatini nel bel mezzo di una pandemia che dopo due anni non accenna a ridimensionarsi, oltre che criminali si è stronzi cronici.

Schierata nell’alleanza Nato su uno scacchiere geopolitico molto fragile e col fiato della recessione economica sul collo, in questo 2022 l’Italia ha dovuto affrontare anche delicate questioni di politica interna. A fine gennaio l’elezione del nuovo Capo dello Stato si è trasformata, come non di rado è accaduto, in un teatrino squallido, dove alla fine della tragicommedia sul palco è risalito il Presidente Mattarella, il quale ha dato l’ennesima dimostrazione del suo senso di responsabilità istituzionale accettando con grande dignità il secondo mandato che non era nelle sue prerogative (sempre sulla dignità ha tenuto una lectio magistralis ai parlamentari che lo hanno riconfermato nel suo discorso di re-insediamento alle Camere). Poi in estate le spaccature in seno all’ampia maggioranza hanno portato Mario Draghi a dimettersi da Primo Ministro, e con la fine del Governo dei migliori il saggio Mattarella ha messo la parola fine anche sulla XVIII legislatura attraverso lo scioglimento delle camere. Il voto del 25 settembre ha così dato all’Italia una nuova maggioranza di centrodestra a tinte blu scure (un po’ noir, ma è democrazia) e anche la prima (o il primo) Presidente del Consiglio donna in 75 anni di Repubblica, Giorgia Meloni, che contenti o nolenti (soprattutto una certa sinistra, che poi dovrebbe essere contenta perché mai era stata così a destra) scrive orgogliosamente la storia del Bel Paese. 

Dal mondo il 2022 sarà ricordato come l’ultimo anno del longevissimo Regno di Elisabetta II d’Inghilterra, scomparsa alla veneranda età di 96 anni l’8 settembre. Successore al trono il nuovo Re Carlo III. 

E a Simeri Crichi? 

Una guerra che si combatte a migliaia di chilometri da casa nostra e che potrebbe sembrarci una questione relativamente lontana si rivela invece vicina alla nostra realtà, perché sul suolo ucraino tra le bombe, gli allarmi e la devastazione porta avanti la sua missione di pace Suor Francesca Canino, che nel nord-ovest dell’Ucraina, insieme alla sua Congregazione ha offerto riparo e sostegno a sfollati e bisognosi. La Religiosa cricara per queste ragioni è stata scelta come “Person of the year” dalla nostra redazione. E anche la nostra comunità si è dimostrata vicina a quelle ucraine, attraverso una serie di donazioni e raccolte di beni di prima necessità per il cui dispiegamento di forze ha dimostrato per l’ennesima volta il buon cuore e la generosità della nostra cittadinanza. 

Nel 2022 gli eventi di rilievo sono stati per lo più ambientali. Il forte terremoto che ha squarciato il sonno – fortunatamente solo quello – del nostro comprensorio nella notte del 13 ottobre, e il nubifragio che la notte del 4 dicembre ha alluvionato alcuni villaggi di Simeri Mare, facendo ripiombare i residenti nell’incubo di quattro anni fa, ci ricordano quanto sia importante intervenire nella prevenzione degli eventi sismici o atmosferici. Se per il sisma la grossa fortuna è stata il suo verificarsi in un epicentro di ampia profondità, per l’alluvione l’unico dato positivo è stata l’assenza di vittime, dovuta anche alla prontezza dei soccorsi messi in moto sia dai soccorritori specializzati che dai tecnici comunali. “Errare humanum est, perseverare autem diabolicum”, e l’impressione è che a Simeri Mare si sia perseverato troppo. 

A Piazza Martiri la triade commissariale regge l’attività amministrativa senza eccessivi colpi di teatro. Le novità politiche più rilevanti arrivano dal Consiglio dei Ministri , che su proposta del Ministro dell’interno, ha deliberato la proroga di sei mesi della gestione commissariale, che slitta così fino al periodo di settembre-ottobre 2023, per consentire il completamento dell’opera di risanamento dell’ente rispetto ai condizionamenti da parte della criminalità organizzata, e dalla Corte d’Appello di Catanzaro che, in ottica di future elezioni ora più lontane, ha di fatto dichiarato l’incandidabilità dell’ex sindaco Mancuso. 

Novità “amministrative” che sono di diverso tenore a Piazza Scalise. Dopo 13 anni, dalla dipartita del compianto Don Gaetano, la Parrocchia S. Nicola di Bari di Simeri Crichi ha nuovamente un parroco. Nulla cambia in sostanza in quanto il ministero viene esercitato sempre da Don Alessandro Severino. È un anno decisamente più tranquillo per la Diocesi catanzarese, dove si insedia il nuovo Vescovo S.E. Claudio Maniago, il quale ha avuto occasione di visitare le parrocchie del nostro comune. Un anno importante per le nostre comunità parrocchiali, che alla ripresa delle attività post-pandemiche, hanno avuto modo di riprendere i festeggiamenti tradizionali dei Santi Patroni. E proprio nell’ultimo giorno di questo 2022 Madre Chiesa piange la scomparsa a 95 anni del Papa Emerito Benedetto XVI, quasi dieci anni dopo la sua abdicazione dal Soglio Pontificio.

Tra i protagonisti di questo 2022 è da annoverare Angelo Madia. Il giovane di origini cricare che da tempo vive in Germania, ha ben pensato di realizzare una peculiare impresa, scendendo a Simeri Mare da Berlino in sella alla sua bicicletta. Angelo ha percorso 2151 km in bici tagliando a metà l’Europa in un viaggio di venti giorni. Al suo arrivo la famiglia, gli amici e diversi compaesani hanno festeggiato con lui questo straordinario traguardo nel centro sportivo di Simeri Mare.

Occorreva uscire da un letargo durato anche troppo per la vita sociale della realtà di Smeri Crichi e una risposta in termini di socialità c’è stata. Non oseremmo di certo dire che questo appena trascorso sia stato un anno di fasti, ma rivedere in diverse occasioni il palco in piazza, le luminarie sul corso, ascoltare la banda nelle vie, respirare insomma l’aria di festa e di leggerezza può bastare per affermare che il 2022 sia stato l’anno della ripresa degli eventi. E allora riecco le due Feste Patronali, la Festa della Musica che torna ad essere un concerto, organizzata da una attivissima ProLoco, organizzatrice di numerosi altri eventi a beneficio della comunità, la Festa dell’Emigrante più itinerante che mai nel Borgo di Simeri, il Presepe Vivente che finalmente riapre al pubblico riscuotendo un buon successo, l’Avis comunale che celebra i suoi  primi 25 anni di attività con l’organizzazione di una serata in piazza, la Banda Musicale che ripropone il concerto di Natale. 

Tante belle occasioni di normalità ritrovata. Ma così come la comunità cricara ha ritrovato qualcosa, allo stesso tempo ha perso tanto. Il 2022 porta via con sé troppo presto quattro figure importanti, che nei loro settori di attività hanno dato tanto a Simeri Crichi e che difficilmente verranno dimenticati. Come si può dimenticare l’infinita disponibilità del dottore Larosa quando anche se non si era suoi pazienti capitava di chiedergli un consulto? Ha incarnato fino alla fine una figura che in un piccolo comune è una vera e propria istituzione, seconda solo alle principali autorità, quella del medico di famiglia, con un profondo senso del servizio. L’anno scorso era stato il motore principale dell’Hub vaccinale allestito al Policentro. Mentre in vita si praticano le arti si sta coltivando il terreno per l’immortalità. A rendere immortale il maestro d’arte Giuseppe Patamia sono i suoi quadri, tanti dei quali rappresentano i suoi luoghi d‘infanzia o i personaggi che hanno fatto parte della nostra quotidianità legandolo fortemente a Simeri Crichi. E chissà che, mentre leggete il suo ricordo, non osserviate quello che ha dipinto lui ed è appeso nei vostri salotti, perché in grandissima parte delle case di Simeri Crichi c’è un pezzo della sua arte. Un uomo delle istituzioni. Un ispettore della Polizia di Stato formidabilissimo, che durante gli anni di servizio ha combattuto la ‘ndrangheta in prima persona. Il giornalista Pietro Comito lo ha descritto come “un poliziotto integerrimo, dall’aspetto ruvido ma dai modi gentili, che non conosceva la paura e che era capace di straordinari slanci di umanità” e chi ha vissuto a Simeri Crichi ha avuto modo di conoscere molto bene questa sua umanità, rimanendo scioccato dalla notizia della sua morte. Si parla dell’Ispettore Filippo Cosco, un altro figlio di Crichi che ci ha lasciati troppo presto. Lei invece figlia di Crichi non lo è stata, ma in questa comunità che l’ha accolta si è fatta ben volere fin da subito, e grazie al suo mettersi in gioco per fare del bene disinteressato e alla sua intelligenza ha lasciato un ricordo indelebile, oltre che un dolore atroce quando la notizia della sua tragica scomparsa si è diffusa. Ci ha lasciati in punta di piedi Antonella Cannizzaro, giovane mamma, originaria di Scilla, che trasferitasi per amore a Simeri Crichi si è spesa in prima persona nel volontariato e nel sociale di questa comunità. Una comunità che l’ha accolta e amata come una figlia sua. E la sua tragica e immatura dipartita che è avvenuta proprio sul tramontare del 2022 ha reso ancora più amaro l’anno appena trascorso. 

Alea iacta est. Ci lasciamo alle spalle un anno solare caratterizzato per lo più dalle difficoltà, così come lo sono stati quelli precedenti dall’inizio di questo decennio. L’auspicio rimane quello che la situazione geopolitica ed economica, che ormai si protrae da febbraio, già molto complicata, non precipiti ulteriormente. Del resto gli spiragli positivi che hanno caratterizzato il 2022 di Simeri Crichi siano il motore di un anno venturo migliore.    

La redazione Gazzetta del Simeri augura a tutti i lettori un buon 2023

Pubblicato da Francesco Antonio Pollinzi

Caporedattore centrale.