Dpcm di Natale, Tutte le possibili restrizioni che il Governo sarebbe pronto a varare

Giuseppe Conte

Si terrà quest’oggi un nuovo incontro Stato-Regioni che vedrà confrontarsi i ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia insieme ai presidenti delle regioni italiane, sui punti contenuti nell’ormai prossimo Dpcm del 4 dicembre 2020, recante disposizioni stringenti per il periodo natalizio che ci apprestiamo a vivere. Nella giornata di domani, sarà poi il presidente Conte ad illustrare alle Camere il decreto in questione, prima di procedere alla firma dello stesso e alla conseguente pubblicazione ed entrata in vigore.

LE IPOTESI

Secondo quanto emerge da alcune indiscrezioni che divengono via via ufficiali, queste festività saranno fortemente segnate dall’emergenza in corso. Innanzitutto resterà la differenziazione a tre colori tra le regioni, con l’aggiornamento delle restrizioni ogni 14 giorni che, a seconda dell’indice Rt e della curva del contagio, disporrà l’irrigidirsi o l’allentarsi delle restrizioni e dunque passare, ad esempio, da area gialla ad arancione o rossa, oppure, da rossa ad arancione o gialla.

SPOSTAMENTI – A partire dalla settimana di Natale, gli spostamenti tra regioni saranno vietati in tutta Italia, anche tra aree gialle, ma si potrà comunque far ritorno presso la propria residenza o domicilio. Anche la possibilità di raggiungere la seconda casa sarà concessa solo se questa è situata nei confini regionali.

COPRIFUOCO – Il coprifuoco sarà prorogato dalle 22 alle 6 del giorno seguente e non subirà alcuna eccezione per le giornate (e soprattutto per le notti) di Natale e Capodanno.

SCUOLA – Le disposizioni per le attività scolastiche e universitarie resteranno invariate fino al 7 gennaio. Nelle zone rosse didattica in presenza fino alla prima media, mentre in quelle arancioni e gialle si andrà fisicamente a scuola fino alla terza media. Scuole superiori, licei e Univeristà manterranno la Dad fino al nuovo anno.

SHOPPING –  Allentamento delle misure per le spese natalizie. I negozi di ogni genere chiuderanno alle 21, mentre i centri commerciali potranno restare aperti anche nel fine settimana.

CINEMA E TEATRO – Dimentichiamoci il classico film di Natale o cinepanettone da gustare in sala. Per tutte le festività resteranno chiusi al pubblico cinema e teatri con eventuale e possibile apertura solo se la curva dei contagi dovesse subire un drastico appiattimento.

PRANZI E CENONI – Non potranno essere disposti certamente controlli nelle abitazioni, dunque per pranzi e cene nelle festività ci sarà solamente una civile e forte raccomandazione a trascorrere il momento tra i soli conviventi del nucleo familiare.

FESTE E VEGLIONI – Con il coprifuoco alle 22, impossibile, ma altresì vietata, sarà naturalmente l’organizzazione di feste sia al chiuso che all’aperto, in luoghi pubblici o privati, con la possibilità concessa ai sindaci di disporre la chiusura di piazze e strade votate agli assembramenti.

MESSE – Le funzioni religiose si svolgeranno con le misure già in vigore e dovranno altresì rispettare gli orari del coprifuoco. Dunque niente messa di mezzanotte né scambio di auguri con baci e abbracci. Sarà così riposta alla discrezionalità dei parroci, salvo diverse disposizioni dalla Cei, svolgere più celebrazioni nell’arco della stessa giornata fino ad arrivare all’orario massimo consentito dal coprifuoco.

RISTORANTI – I ristoranti saranno aperti alla clientela solamente negli orari di pranzo e solo nelle aree gialle, in quanto è l’unica area in cui questi possono restare aperti fino alle 18 (nelle zone arancioni e rosse non possono aprire se non con asporto). In tutta Italia resteranno comunque chiusi nelle giornate del 25 e 26 dicembre.

HOTEL E PISTE DA SCI – Per l’intero arco delle festività, resteranno chiusi gli alberghi ed hotel situati in località montanare, così come non apriranno le piste e gli impianti sciistici, onde evitare lunghe file ed assembramenti nelle funivie.

VIAGGI – Chi vorrà andare all’estero a partire dal 20 dicembre, dovrà osservare un periodo obbligatorio di quarantena domiciliare al suo ritorno a casa.

Pubblicato da Redazione

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