Discarica abusiva a Simeri Mare. L’indignazione dei residenti e la soluzione di Garcea

 

Aspra polemica social quella che da giorni sta vedendo protagonista la discarica abusiva sorta in viale del Turismo a Simeri Mare, esattamente a lato del noto ecomostro. Le indecenti condizioni del posto sono saltate ad onor di cronaca a seguito di un incendio avvenuto negli scorsi giorni e di cui la nostra redazione aveva riportato la notizia (LEGGI). Il rogo aveva coinvolto una parte della vegetazione situata dinanzi la storica incompiuta e solo grazie al tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco, le fiamme non hanno raggiunto le vicine residenze e la discarica in questione.

Una serie di foto sono state quindi messe in circolo, documentando come la discarica stia man mano crescendo mese dopo mese, reclutando materiali di ogni genere che vanno dagli scarti di edilizia ed arredamenti. A rispondere alle proteste è stato in primis il consigliere comunale con delega di governo nella zona marina, Domenico Garcea, con una sollecitazione rivolta al sindaco, Pietro Mancuso, con la quale richiede fattivamente un intervento per la bonifica dell’area. Nella nota, Garcea, ci tiene comunque ad evidenziare come la zona ricada nella proprietà di “Italia Turismo” e fosse di quest’ultima la competenza di attuare provvedimenti per il mantenimento dell’area.

Per il consigliere sarebbero dunque da imputare ad Italia Turismo le spese di bonifica nonché quelle inerenti l’istallazione di una nuova video-sorveglianza, arrivando a proporre al primo cittadino la chiusura definitiva del tratto stradale ed obbligando così i cittadini a percorrere un giro ben più largo per raggiungere la spiaggia nella stagione estiva.

«Un incendio presumibilmente di natura dolosa, come l’insorgere di discariche ” non controllate ” all’interno del Comprensorio di Italia Turismo sono da considerare criticità non di poco conto per Simeri Crichi». Ha affermato il locale presidente della Pro Loco, Franco Canino, guardando a tali episodi come ad un incentivo per le autorità locali a vigilare, reprimere ed intervenire attivando provvedimenti amministrativi ponderati. «Il Comune oramai sa che l’area dove sorge l’ecomostro è da considerare altamente fuori ogni regola urbanistica ancorché abusiva – ha aggiunto Canino – Ho chiesto al Sindaco di volere considerare la Convenzione di Lottizzazione superata in ogni sua forma. Il territorio è vero che di proprietà della società Italia Turismo a sua volta controllata da Invitalia, questo non significa che si possa instaurare un regime di abusivismo non ancora oggetto di misure comunali di salvaguardia».

Pubblicato da Maria Teresa Pisano

Redattrice