Coronavirus, Sette positivi a Simeri Crichi: due ricoverati. Mancuso: «quadro allarmante».

«La situazione epidemiologica oggi sul nostro territorio ci consegna un numero di 7 soggetti risultati positivi al COVID 19. Quattro di essi appartengono al medesimo contesto familiare: sono per lo più asintomatici o con leggeri sintomi. Altri due sono ricoverati presso il nosocomio cittadino, mentre altro soggetto è asintomatico. Vari sono stati i soggetti che seppur negativi sono stati sottoposti cautelativamente in quarantena fiduciaria per tutti oggi completamente conclusa. Il quadro sanitario, seppur esiguo nella sostanza rispetto ad una popolazione di 4.800 abitanti, risulta tuttavia allarmante non avendo il nostro territorio mai registrato tali numeri». Con queste parole il sindaco di Simeri Crichi, Pietro Mancuso, rende noto attraverso un comunicato stampa il bollettino dei contagi da Covid19 che hanno interessato l’intero comune.

«Ed è proprio in virtù di tali dati che sono stato indotto nei giorni scorsi a sospendere il mercato di piazza Foibe, scelta credetemi non facile, ovvero le attività didattiche nel plesso di Roccani, a seguito della notizia di un sospetto caso di contagio- continua nel comunicato Mancuso in riferimento ai provvedimenti che ha dovuto necessariamente intraprendere- invero, nulla può essere trascurato in questo momento particolare della nostra storia ed ogni forma potenziale ed incontrollata di assembramento deve essere scongiurata preventivamente in quanto può rappresentare un’eventuale occasione di contagio. In tale contesto, proprio stamattina, a seguito di altra notizia di un caso sospetto, ho dovuto adottare altra ordinanza di sospensione per il plesso di Roccani». Mancuso parla di «scelte difficili, lo ribadisco, non sempre condivise da tutti, ma credetemi sono mirate esclusivamente alla tutela della salute pubblica dei propri cittadini».

Nel documento emergono inoltre le difficoltà che impediscono un immediato sistema di informazione tra ASP e i sindaci dell’intera provincia: «Lungi dal voler criticarne l’operato, ma in tutto ciò l’ASP di Catanzaro con il carico di lavoro che sta affrontando non riesce a comunicare in tempo notizie utili che consentano ai Sindaci di intraprendere tempestivamente i provvedimenti del caso. Sicchè, per sopperire a tale lacuna informativa, non solo il sottoscritto, ma tutti i sindaci della provincia di Catanzaro sono costretti ad effettuare loro ogni necessaria indagine per tutelare la propria popolazione».

Da ultimo il primo cittadino si dice «certo che ognuno di noi potrà rivendicare la normalità delle nostre abitudini o il normale funzionamento dei servizi e/o altro, solo in un momento diverso o meglio quando questa emergenza planetaria sarà definitivamente conclusa. Nel frattempo l’invito è quello di tenere alta la guardia e rispettare tutte le norme ampiamente diffuse per evitare il contagio, spostarsi solo se strettamente necessario e agire nell’interesse di ognuno di noi».

Pubblicato da Francesco Antonio Pollinzi

Caporedattore centrale.