Coronavirus, Positiva una donna a Simeri Mare. Familiari in attesa di tampone

Con un messaggio divulgato sui social, il sindaco Pietro Mancuso, ha informato la cittadinanza in merito alla prima presenza accertata di un caso positivo al Covid-19 localizzato nel territorio comunale di Simeri Crichi.

«È doveroso informare la cittadinanza che giorno 31 agosto l’azienda sanitaria mi ha informato di un soggetto giunto nel nostro comune da altra regione, risultato positivo al Covid-19 – scrive il primo cittadino – Si tratta di una signora che al momento è ricoverata presso il nosocomio di Catanzaro. I familiari di questa, a fronte del contatto con il familiare positivo, sono stati sottoposti a tampone ed all’obbligo della quarantena con Ordinanza Sindacale in attesa dei risultati».

La donna non è dunque residente del posto ma sarebbe giunta nella zona marittima di Simeri Crichi già negli scorsi giorni in compagnia della sua famiglia.

«Avrò modo di informarVi sull’evoluzione della vicenda nella speranza che il tutto si risolva per il meglio – scrive ancora Mancuso – Da parte mia e dell’amministrazione comunale, grande vicinanza e solidarietà alla famiglia colpita dall’epidemia».

Al contempo, il sindaco ha colto l’occasione per ribadire a coloro che allarmati lo avrebbero contattato per avere ulteriori informazioni a seguito della notizia divulgata sui social, «che la legge mi impone di non divulgare ai cittadini i dati sensibili delle persone affette dal virus. Ho rammentato tuttavia agli stessi – prosegue il primo cittadino – che la “sicurezza” degli altri cittadini viene garantita dall’autorità sanitaria competente per territorio, la quale è tenuta a svolgere un’accurata indagine epidemiologica e a porre in “quarantena con sorveglianza attiva” tutte quelle persone che possono essere entrate in contatto con il soggetto positivo».

Mancuso ha quindi ricordato a cittadini e turisti, residenti e transitanti sul territorio comunale, che «la diffusione dei dati, oltre a violare gli articoli 6 e 9 del Regolamento 2016/679, posto a tutela della privacy, ed esporre il sottoscritto a responsabilità civile, darebbe sfogo a conseguenze paradossali, non ultimo lo spunto per avviare un’ingiustificata e pericolosa caccia all’untore».

«Sara’ mio dovere – conclude – informarVi puntualmente di ogni evoluzione»

 

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Pubblicato da Redazione

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