Coronavirus, La Regione invita a comunicare il rientro da zone a rischio

Il Presidente della Regione, Jole Santelli

«È evidente: stiamo affrontando un’emergenza, ma è importante che tutti noi, da un lato non sottovalutiamo alcun rischio e mattiamo in campo tutte le necessarie azioni preventive, dall’altro dobbiamo essere consapevoli che non può e non deve essere alimentata nessuna forma di panico ingiustificato. Al momento in Calabria non è stato riscontrato nessun caso positivo al Coronavirus». Così in un comunicato stampa divulgato nella giornata di ieri, la Presidente della Regione, Jole Santelli, ha voluto mettere in guardia la popolazione calabrese ma allo stesso tempo ha voluto rassicurarla sulla situazione che attualmente sta affrontando la regione.

L’Italia mantiene con rammarico la sua terza posizione nella classifica mondiale dei Paesi con il maggior numero di conteggiati, secondi solo alla Cina e alla Corea del Sud. Dati aggiornati a questa mattina parlano di 219 contagi prevalentemente nelle regioni del Nord Italia. Sono stati invece 6 i decessi, tutte persone anziane già affette da altre patologie che non avrebbero fatto altro che complicare il quadro clinico. Si fermano invece a 2 i soggetti guariti, di tratta dell’italiano e del cinese ricoverati da diverse settimane presso l’Istituto Spallanzani di Roma.

«Il sistema di sorveglianza attivo in Calabria ha permesso di individuare tutti i casi potenzialmente sospetti e di gestirli con la massima attenzione e prudenza, senza allarmismi: dai primi due di Vibo e Taurianova, a quelli più recenti – Prosegue la governatrice Santelli nel comunicato – Per tutti sono state seguite le procedure indicate dal Ministero della Salute: la paziente di Campo Calabro che presentava sintomi è stata accompagnata in ospedale ed ha fatto subito il test che è risultato negativo, così come il caso sospetto individuato ai controlli attivi all’aeroporto di Lamezia Terme, anche questo in questo caso il test è risultato negativo. Infine la coppia di Limbadi che rientrava dalla Lombardia è stata intercettata telefonicamente mentre era ancora in auto e fatta arrivare a casa, messa in contatto con il Centro di riferimento regionale, e dal momento che non mostra nessun sintomo, messa in sorveglianza attiva a domicilio». 

Poi, dunque, l’invito per i cittadini calabresi che in queste ore rientreranno dalle regioni del Nord interessate dall’espansione epidemica, oltre che dalle altre aree internazionali già definite a rischio (Cina soprattutto), a comunicare alle autorità sanitarie locali il loro rientro in modo da valutare misure di quarantena attiva volontaria presso il proprio domicilio anche in assenza di sintomi.

«Stiamo affrontando una emergenza sanitaria internazionale e affinché le misure che si mettono in campo siano efficaci occorre la collaborazione di tutti i cittadini – ha evidenziato ancora Jole Santelli – Dobbiamo cercare tutti di osservare le norme precauzionali, evitare di confondere innocue malattie di stagione con il coronavirus. Laddove ci siano dubbi evitare di recarsi direttamente in ospedale e telefonare il numero 1500 oppure contattare il proprio medico di fiducia».

Misure più importanti, come la chiusura delle scuole, dei luoghi di aggregazione, degli uffici, sembrerebbero invece attualmente al vaglio della Presidenza.

Pubblicato da Redazione

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