Coronavirus, Casi in aumento: la Regione “chiude” cinque Comuni nel catanzarese

«Dopo l’esito dei tamponi eseguiti su tutti gli ospiti e sul personale presso il centro per anziani SALUS di Chiaravalle Centrale, ho firmato con un’ordinanza che dispone la ‘chiusura’ di Chiaravalle Centrale, Soverato, Cenadi, Torre di Ruggero, Vallefiorita (CZ)». Sono le parole della governatrice calabrese, Jole Santelli, con la quali ha annunciato la fattiva “chiusura” di ben cinque comuni della provincia di Catanzaro a seguito del progressivo crescere dei casi positivi.

È da questi comuni, infatti, che proviene il personale operante presso la struttura nella quale si sono verificati 40 tamponi positivi tra gli ospiti, con ulteriori 10 persone da sottoporre nuovamente a valutazione e 12 positivi tra il personale, con 5 persone da rivalutare.

Una incidenza che, insieme al Dipartimento Tutela della Salute, Politiche Sanitarie, la Regione ha valutato come rilevante anche alla luce del fatto che potrebbe determinare un grave ampliamento dei focolai di infezione, non diversamente contenibile.

Nessun comune della provincia catanzarese aveva, fino ad ora, ricevuto alcuna ordinanza di chiusura, al contrario delle provincie di: Cosenza (con San Lucido, Rogliano e Santo Stefano di Rogliano), Vibo (con Serra San Bruno), Crotone (con Cutro) e Reggio (con Montebello Jonico).

L’ordinanza prevede il divieto di allontanamento dai territori comunali da parte di tutti gli individui ivi presenti, riducendo drasticamente ogni possibilità di socializzazione, limitando al massimo ogni spostamento; il divieto di accesso nel territorio comunale; la sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. Possono transitare in ingresso e in uscita dai singoli territori comunali gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nei controlli e nell’assistenza alle attività riguardanti l’emergenza, nonché gli esercenti delle attività consentite sul territorio e quelle strettamente strumentali alle stesse, con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale e fermo restando la limitazione della presenza fisica del personale per quanto strettamente indispensabile.

L’ordinanza prevede anche adeguate disposizioni per la gestione dei casi all’interno dell’RSA interessata e un supporto ai cittadini residenti nei Comuni interessati per la risoluzione problematiche specifiche che potrebbero verificarsi alla luce del provvedimento.

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Pubblicato da Redazione

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