Coronavirus, Appello di Spagnolo per il corretto uso di un farmaco ma le istituzioni non rispondono

Il prof. Salvatore Spagnolo

Nelle ultime ore e soprattutto sui canali social, stanno circolando in modo virale le dichiarazioni di un importante luminare della cardiochirurgia italiana ed internazionale. Lo specialista in questione, oltre ad essere (lo affermiamo con orgoglio, ndc) un nostro compaesano, è lo stesso che nel 2016 ricevette dalla nostra redazione il premio “Person of the Year”. Stiamo ovviamente parlando del professore Salvatore Spagnolo, specialista nel campo della chirurgia cardiovascolare. In un momento difficile come quello che stiamo affrontando a causa dell’emergenza sanitaria in corso, il prof. Spagnolo, ha evidenziato attraverso i suoi profili social, il diverso utilizzo di un farmaco, che a quanto pare, viene iniettato ai pazienti, quando ormai l’influenza polmonare da Coronavirus ha già preso il sopravvento.

È nei documenti ufficiali a firma del Ministero della Salute, che troviamo riportata la somministrazione dell’Eperina, quale farmaco atto a ridurre l’incidenza della tromboembolia venosa, questa è una malattia del sistema cardiovascolare che provoca un coagulo di quel sangue che rischia di bloccare tutto o in parte una vena o un’arteria. La descrizione del farmaco corrispondente dunque ad un anticoagulante. Il farmaco è stato già sperimentato negli ospedali di Piacenza, dove pare abbia dato già i primi risultati positivi.

Spagnolo, dopo svariati appelli sui social atti ad evidenziare i benefici del farmaco, oltre ad aver scritto privatamente ai suoi numerosi colleghi impegnati in questo periodo nelle terapie intensive, avrebbe altresì inviato diverse mail anche alla governatrice calabrese Jole Santelli, ma senza ricevere alcuna risposta. Ciò che intende sottolineare il dottor Spagnolo, è che l’utilizzo del medesimo farmaco può, in assenza di altre patologie, essere iniettato al paziente quasi a scopo preventivo, nel momento in cui si presentino già i primi sintomi degli emboli che i pazienti presentano. Il professore specifica però che oltre a constatare l’assenza di altre patologie, è bene consultarsi con il proprio medico così da valutare il grado di coagulazione di ciascun soggetto. 

«Molti miei colleghi rianimatori mi confermano che sono moltissimi i pazienti che muoiono per Embolia Polmonare – ha affermato Spagnolo – Purtroppo attualmente si somministra l’eparina solo quando la malattia è grave ed i benefici sono minori. Bisogna somministrarla all’inizio dell’influenza – aggiunge il luminare della medicina – per poter evitare l’insorgere della embolia».

Pubblicato da Salvatore Ferrarello

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