Coronavirus, Aggiornamento preoccupante. Nuove raccomandazioni per «tutti gli italiani»

Non sono certamente positive le notizie che giungo dal consueto aggiornamento delle ore 18 della Protezione Civile, in merito all’emergenza Coronavirus che sta ormai dilagando nell’intera nazione. Sono 2263 le persone che hanno contratto il virus con la seguente suddivisione per regioni: 1520 Lombardia, 420 Emilia-Romagna, 307 Veneto, 56 Piemonte, 61 Marche, 30 Campania, 24 Liguria, 19 Toscana, 14 Lazio , 13 Friuli Venezia Giulia, 8 Umbria, 7 Sicilia, 6 Abruzzo, 6 Puglia, 4 Provincia autonoma di Trento, 3 Molise, 1 Basilicata, 1 Calabria, 1 Provincia autonoma di Bolzano, 1 Sardegna.

Un rammaricante incremento viene registrato per le vittime: 27 i decessi in sole 24 ore, con 79 vittime in totale dall’inizio dell’epidemia italiana. Unica nota positiva quella relativa all’aumento delle guarigioni che ad oggi sono 160. Notevole preoccupazione desta il bambino di appena 1 anno che versa in gravi condizioni presso un ospedale del bergamasco. Le mascherine stanno intanto esaurendo. Le aziende italiane che le producono hanno già ricevuto la direttiva, da parte del Governo, di non esportarle fuori dai nostri confini mentre dal Sudafrica ne sono già arrivate oltre 400mila.

NUOVE RACCOMANDAZIONI

Con l’aumento dei contagi si intensificano le norme di sicurezza. Il Comitato Tecnico Scientifico voluto dal Presidente Giuseppe Conte ha inviato al Ministero della Salute le nuove raccomandazioni da rivolgere a «tutti gli italiani». Tra queste, quella di evitare che le persone anziane escano di casa – se non per motivi strettamente necessari – poiché trattasi di soggetti fragili e dunque più esposti al rischio (in Lombardia la stessa regola riguarda chi ha più di 65 anni). La distanza da mantenere per interloquire aumenta da uno a due metri (1,80 per l’esattezza). Salutarsi da lontano, dunque, senza baci, abbracci o strette di mano. L’imperativo è quello di evitare i luoghi affollati. Chi ha la febbre viene invece invitato a rimanere in casa anche se non ha alcun sospetto di aver contratto il virus. Raccomandazioni, rimarchiamo, che vengono rivolte «a tutti gli italiani» e dunque non solo a quelli residenti nelle zone rosse. Una scelta ritenuta inevitabile per limitare l’esposizione alla trasmissione del Covid-19, presa anche e soprattutto alla luce della situazione odierna.

IN CALABRIA

In Calabria resta fortunatamente uno il caso accertato, le cui condizioni di salute non sembrerebbero destare particolare preoccupazione. Nelle ultime ore è inoltre giunta la positività di un docente dell’Università di Reggio Calabria che si troverebbe però ricoverato presso l’ospedale di Catania. Preventivamente e per l’attuazione delle procedure di disinfestazione, l’università di Reggio è stata comunque chiusa.

Pubblicato da Redazione

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