Conte ha firmato. Dpcm in vigore da domani: stop alle 18 ma si apre la domenica

Il premier Conte

Una lunga trattativa si è tenuta fino a tarda notte tra il Governo e le regioni che non avrebbero gradito alcuni dei punti contenuti nella bozza del nuovo Dpcm. Tra le tante, anche la Calabria si sarebbe opposta a molteplici restrizioni contenute nel testo del nuovo decreto ma pare che Conte non abbiamo voluto sentir ragioni su alcune prerogative oltremodo consigliate dal Comitato tecnico-scientifico e volte a contrastare e placare l’ondata di contagi che sta interessando da più giorni l’intero Paese.

Il nuovo Dpcm sarà illustrato in un’apposita conferenza stampa in diretta tv e streaming tenuta dal premier Giuseppe Conte alle ore 13.30. Le direttive avranno, come di consueto, validità per un mese e dunque fino al 24 novembre 2020, mutando a seconda dell’evoluzione dell’emergenza sanitaria.

Unica e sola modifica apportata nella notte alla bozza già ieri annuncia, l’apertura delle attività di ristorazione anche nei giorni festivi e la domenica, mentre la chiusura delle stesse resta fissata comunque dalle 18 fino alle 5 del giorno seguente. Su questo punto ha pesato il parere del Cts consegnato al Governo perché secondo gli esperti «l’apertura domenicale dei ristoranti può essere utile per limitare le riunioni familiari». E proprio sulla base di queste considerazioni si è deciso di accettare la richiesta della Regioni.

SPOSTAMENTI

Gli scienziati del Cts avrebbero espresso perplessità altresì rispetto alla «raccomandazione di limitare lo spostamento tra i Comuni», anche perché i dati dimostrano che i focolai sono soprattutto nelle aree metropolitane. Riserve forti anche rispetto alla scelta di autorizzare le fiere internazionali. Per il resto hanno condiviso il testo del governo.

CHIUSURE

Resteranno dunque sospese le attività di palestre, piscine, cinema, teatri, sale giochi, sale scommesse e casinò. Stop anche a congressi, convegni, fiere, sagre e ogni spettacolo all’aperto o al chiuso. Le attività didattiche nel scuole si continueranno a tenere in presenza con la richiesta – ma solo per le scuole superiori e le Univeristà – di tenere il 75% delle attività in modalità a distanza.

NEGOZI

«Le attività commerciali al dettaglio si svolgono a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni; le suddette attività devono svolgersi nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio».

BAR E RISTORANTI 

Permane la disposizione relativa alle limitazioni delle attività di ristorazione. «Le attività dei servizi di ristorazione (tra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) – si legge nel decreto ufficiale – sono consentite dalle ore 5 fino alle 18; il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi; dopo le ore 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico; resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati; resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 24 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze».

IL DECRETO UFFICIALE

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Pubblicato da Redazione

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