Caso Valtur, Mancuso: «La struttura di Simeri Mare? Un ostaggio in mano alla società fallenda»

Una panoramica del villaggio. A destra il sindaco P. Mancuso

I 120 milioni di euro di perdite accumulate nel biennio 2016 /2017 hanno indotto nei mesi scorsi il noto tour operator Valtur a depositare presso il Tribunale Fallimentare di Milano una richiesta di concordato in bianco. Nella sostanza, attraverso tale procedura, o Valtur si accorderà con tutti i suoi creditori, che vantano crediti pari ad una mini manovra finanziaria dello Stato, o fallisce.

E’ evidente, pertanto, che la proprietà Valtur (targata Bonomi), molto “brillante” nel settore finanziario, abbia a fronte dei risultati ottenuti, abdicato al ruolo di competitor nel settore turistico non aprendo le strutture ricettive sinora gestite e che dunque si trovi alla vigilia, e salvo “colpi di scena” dell’ultimo momento, del suo fallimento.

Invero, rebus sic stantibus, rappresenta operazione alquanto complessa quella di reperire nei termini brevi concessi dalla legge in materia di concordato somme così ingenti.

L’aver comunque presentato richiesta di concordato fa si che Valtur sino al pronunciamento del Tribunale di Milano sull’ammissibilità del concordato non possa essere attaccata dai numerosi creditori attraverso decreti ingiuntivi e/o altre azioni giudiziarie.

Ma questi ultimi non sono le sole vittime della fallimentare impresa di Bonomi, che dovrebbe intanto spiegare a chi di dovere come ha fatto ad accumulare una tale esposizione in soli due anni di attività dopo l’operazione finanziaria con la Cassa Depositi e Prestiticon la quale aveva introitato oltre 50 milioni di euro, infatti vi è un intero indotto ad essere danneggiato a tal punto che la vicenda è finita sul tavolo del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico).

E’ chiaro che l’indotto riguardi i numerosi lavoratori dei vari villaggi gestiti sino ad oggi da Valtur in Italia tra cui quelli del Simeri Village di Simeri Crichi per il quale si paventa più che concreto il rischio che i 123 lavoratori a tempo indeterminato, a cui si aggiungono 108 a tempo determinato, senza chiaramente tralasciare i circa 1200 addetti stagionali nei villaggi che tuttora rientrano nella disponibilità di Valtur.

E’ per tale motivo che nella giornata odierna si è svolta presso il Policentro del Comune di Simeri Crichi l’Assemblea dei Lavoratori del “Simeri Village”, gestito da Valtur, organizzata dalla UILTucs Provinciale, rappresentata dal Segretario Generale Saverio Scarpino, a cui hanno partecipato anche il sindaco Pietro Mancuso, il vice sindaco, Eugenio Grande ed il consigliere comunale, Domenico Garcea.

Durante l’incontro, il Sindaco Mancuso ha ripercorso le tappe della vicenda che l’ha visto interessato in prima persona ancor prima che la crisi Valtur raggiungesse il risalto mediatico di questi giorni, interloquendo con la proprietà della struttura, Italia Turismo, ed in tal modo comprendere l’entità della crisi ed i rischi connessi alla non apertura del Simeri Albergo che rappresenterebbe fonte di gravissimo danno per i suoi cittadini che del lavoro stagionale, corroborato dalla relativa indennità di disoccupazione, ne fanno una fonte di reddito certa ed irrinunciabile.

Il Sindaco ha sintetizzato la situazione ai lavoratori facendo presente che già da circa un mese era stata trovata una soluzione alla quale si è opposta e si sta opponendo Valtur.

Accade, infatti, che Valtur pur avendo deciso di chiudere presentando come detto la domanda di concordato, ad oggi ancora non ha voluto restituire il possesso della struttura turistica alla proprietà Italia Turismo la quale ha già pronto da 4 settimane un nuovo tour operator disponibile ad aprire sin da subito.

Cosa si nasconda dietro il rifiuto di Valtur non è dato sapere ma non c’è dubbio che le motivazioni non possano che risiedere in questioni di carattere economico a cui Valtur malgrado l’imminente crack finanziario non vuole rinunciare.

Quale che sia comunque la pretesa di Valtur non c’è dubbio che al momento la struttura turistica di Simeri Mare rappresenti una sorta di ostaggio in mano alla società fallenda che aspira, per quanto trapelato, a poter spillare qualche altro soldino da destinare a chissà quale scopo fregandosene ben poco del destino dei lavoratori stagionali.

Se a ciò si aggiunge che nella struttura di Simeri la società Valtur non è proprietaria nemmeno delle stoviglie e delle posate e che ogni pretesa di carattere economico nei confronti di Italia Turismo appare prima facie infondata ma comunque risolvibile nelle sedi opportune anche dopo aver restituito la struttura a Italia Turismo che avrebbe tutto il tempo di affidarla ad altro tour operator, non è peregrino affermare che la proprietà Valtur stia confermando oltre all’incapacità commerciale nel settore turistico anche di essere una società irresponsabile sotto il profilo etico e morale.

Infatti, pur di raschiare il fondo del barile, e non si comprende a quale fine con una procedura di concordato pendente, Valtur, dissennatamente, ha deciso le sorti di oltre 100 famiglie che per il 2018 resteranno prive di reddito.

L’atteggiamento è a dir poco criminale non sussistendo fondati motivi – ha aggiunto il sindaco –tali da legittimare il rifiuto di Valtur alla restituzione della struttura ad Italia Turismo.

“E’ una propria e vera corsa contro il tempo”ha dichiarato il primo cittadino di Simeri Crichi visto che siamo a metà Aprile e la situazione è ancora in bilico poichè vede da una parte, la società Valtur prendere tempo per non essere aggredita dai creditori che vantano circa 120 milioni di euro e dall’altra parte vede, Italia Turismo, voler assicurare la continuità della struttura affidandola ad un nuovo “player” ma trovandosi, di fatto, impossibilitata ad effettuare qualsiasi operazione o, meglio, di aprire il Simeri Albergo.

“E’ certo – ha aggiunto infine il primo cittadino – che i diritti degli ex lavoratori Valtur saranno rispettati innanzi al nuovo tour operator che Italia Turismo andrà ad individuare attraverso una esplicità regolamentazione  che Italia Turismo porrà nel nuovo contratto con il nuovo gestore nella flebile speranza che ciò possa già accadere per la stagione 2018”.

E’ dello stesso avviso anche il Segretario Generale della UILTucs della Provincia di Catanzaro, Saverio Scarpino che ha elogiato il lavoro del Sindaco Mancuso e della sua squadra finora svolto, riscontrando un impegno fuori dal comune in sintonia con l’azione sindacale che lo stesso sta monitorando grazie anche al supporto della Segreteria Nazionale della UILTucs.

Il Sindaco ed il Gruppo di Maggioranza “Insieme per Simeri Crichi”

 

 

 

Pubblicato da Comunicato Stampa

Comunicato Stampa