Carenza idrica, dal coprifuoco al “copriacqua”. Protestano i cittadini di Simeri Crichi

Estate. Tempo di caldo, vacanze e tormentoni musicali. Ma se i tormentoni musicali vengono accantonati anno dopo anno, c’è un altro tormentone estivo che nel nostro comune si ripete a cadenza annuale: la carenza idrica.

Pur essendo soltanto agli inizi della bella stagione il problema si è già manifestato diverse volte, soprattutto nella zona alta del capoluogo Crichi (“a Vigna Ranna” per i più avvezzi alla geografia locale) dove i rubinetti rimangono a secco fin dalle prime ore della mattina. Esasperati, i residenti hanno intrapreso un’azione di protesta perché si possa trovare un rimedio alla sgradevole situazione.
I primi reclami sono giunti addirittura presso la Caserma dei Carabinieri, ma non essendo gli acquedotti soggetti passibili di denuncia gli uomini dell’Arma avrebbero suggerito di indirizzare la protesta verso il Municipio, luogo più adatto da cui poter ricevere una risposta adeguata.

E dalla Residenza Municipale la risposta non è tardata ad arrivare. Gli uffici preposti starebbero cercando di sopperire alla carenza idrica riducendo la portata dell’acqua soltanto nelle ore notturne (finito il coprifuoco inizia il “copriacqua” insomma), e ad impedire questa procedura ci sarebbe un problema logistico che impedirebbe agli operai di raggiungere le vasche in cui convoglia l’acqua che verrebbe irrogata nelle restanti ore della giornata.
Si rimane così in attesa che la situazione possa venire normalizzata nelle tempistiche più brevi, preparandosi comunque ad affrontare una più sopportabile carenza idrica notturna.

Pubblicato da Redazione

Sito d'informazione di Simeri Crichi