Dall’aspetto potrebbe destare grande preoccupazione ed invece, la medusa Cassiopea mediterranea, è un esemplare del tutto innocuo, privo dei classici tentacoli urticanti ma con delle estensioni della bocca, dette “braccia orali”, che non servono per difendersi ma per nutrirsi: ecco perché non contengono veleno urticante.
È una specie comune nel mar Mediterraneo ed in quello Adriatico ma negli ultimi giorni, diversi esemplari, sono stati avvistati anche nelle acque ioniche di Simeri Mare, complici con tutta probabilità le elevate temperature di questi giorni.
La sua particolarissima forma presenta un caratteristico ombrello a forma di disco bianco, con una gobba rotonda e gialla al centro, per questo motivo viene spesso soprannominata “medusa uovo fritto”. Il margine della gobba è tipicamente frastagliato, di colore giallo o talvolta verdastro per la presenza di zooxantelle. Una medusa adulta di questa specie può raggiungere un diametro anche di 35 centimetri.
Come già detto, non rappresenta alcun pericolo per l’uomo, dunque, qualora ci si dovesse imbattere in una di queste meduse, l’invito è quello di non disturbarle ed anzi, se si dovessero troppo avvicinare alla riva, si possono spostare con delicatezza verso fondali più profondi. La Cassiopea Mediterranea svolge infatti un ruolo prezioso in mare: oltre ad offrire protezione e riparo per i piccoli pesci, il suo corpo funge da “filtro” per l’acqua marina e contribuisce al mantenimento della catena alimentare dei fondali.