Autovelox Simeri Crichi, Una sentenza dichiara illegittime le multe nella corsia destra

Autovelox Simeri Crichi (credit. Facebook G. Martino)

Un’importante notizia potrebbe portare ad una svolta rilevante per la tanto discussa questione inerente l’autovelox situato sulla Statale 106 nel nostro Comune. Una sentenza del giudice di pace di Catanzaro, si apprende stamane dalle colonne della Gazzetta del Sud, giudicherebbe infatti illegittima una contravvenzione del dispositivo in questione, in quanto sarebbe stata rilevata sul lato opposto rispetto a quello in cui è situato l’autovelox, obbligando così il Comune di Simeri Crichi a risarcire il cittadino che aveva fatto ricorso.

Nello specifico, secondo quanto disposto nel decreto prefettizio che autorizzava l’installazione dell’autovelox in questione sulla Statale 106 al chilometro 194+225, l’autorizzazione dell’autorità si limitava ad una installazione sul solo lato sinistro della carreggiata. Il legale rappresentante dell’automobilista avrebbe così proceduto ad un regolare accesso agli atti, contestando l’illegittimità dinanzi al giudice di pace, il quale avrebbe così accolto il ricorso in quanto la vettura dell’assistito viaggiava effettivamente nella corsia opposta rispetto a quella indicata dal Prefetto del capoluogo. La multa sarebbe stata così annullata ed il Comune di Simeri Crichi condannato al pagamento delle spese e delle competenze di lite.

Una sentenza di grande rilevanza che potrebbe fare giurisprudenza e dare vita ad un effetto domino per le migliaia di sanzioni notificate agli automobilisti (oltre 9 mila nel solo mese di dicembre 2019).

Innumerevoli nel tempo le lamentele che hanno accompagnato la vicenda, passando per numerosi articoli sulle principali testate locali, fino ad arrivare all’intervento del Codacons che aveva indetto una petizione per ottenere la rimozione dell’apparecchio o quantomeno per spostarlo nel rettilineo adiacente, zona ritenuta dall’associazione molto più pericolosa a causa del gran numero di incidenti che vi si sono verificati.

Questa diatriba, iniziata già lo scorso maggio, aveva visto protagonista anche e soprattutto il primo cittadino Mancuso, che aveva fornito una articolata risposta in merito alla suddetta petizione. Il Sindaco riteneva inaccettabili le dichiarazioni fatte dal Codacons, dichiarando che l’autovelox non viene usato al solo scopo di “fare cassa”, che «la posizione è stata scelta da organi tecnici competenti, come Polizia Stradale e Anas, e non sulla base di indicazioni fornite dal Comune» e come «il numero di sinistri stradali, anche mortali, localizzati in quel tratto si era ridotto drasticamente».

Ad oggi, la polemica sembra non essere finita, anzi con l’avvenimento odierno pare allargarsi sempre più, con la concreta possibilità di nuovi ed innumerevoli ricorsi da parte degli automobilisti vittime di una ritenuta eccessiva velocità.

Pubblicato da Nicole Gentile

Collaboratrice.