Alterco e subbuglio nel Consiglio Comunale, Tardano gli indipendenti e si scatena il caos

Confronto acceso tra Mancuso e Garcea

Un Consiglio Comunale con un ordine del giorno corposo quello tenutosi nel pomeriggio di oggi. È la prima seduta successiva all’insediamento della commissione prefettizia d’accesso antimafia nonché il primo faccia a faccia tra i consiglieri dei diversi schieramenti dopo l’annuncio della terza lista che correrà alle prossime amministrative e di cui, con tutta probabilità, anche se non è stato ancora ufficializzato, faranno parte anche i tre consiglieri in seno al gruppo indipendente. 

L’importanza della seduta è sancita altresì dalla cospicua presenza dei consiglieri: tutti presenti quelli della maggioranza comunale (e dunque Mancuso, Colao, Talarico, Grande, Nania, Zangari e Palaia), una assenza nel gruppo di opposizione per il quale presenziano Nagero e Fabiano (assente Salerno), mentre per il gruppo indipendente, almeno all’orario d’inizio della seduta, figurava solamente il consigliere Alberto. Quest’ultimo, sentiti i colleghi, avrebbe dunque avanzato al presidente la richiesta di tolleranza in vista dell’arrivo di Garcea e Commisso. Un fatto che, successivamente, avrebbe causato una bagarre che nulla aveva a che vedere con l’ordine del giorno. 

L’ATTESA RESPINTA

La seduta di Consiglio sarebbe dovuta iniziare alle ore 16.30 e nonostante il numero legale fosse già stato abbondantemente raggiunto, il Consiglio concordava di attendere l’arrivo dei due colleghi. Alle ore 16.50 viene però sollecitato l’avvio della discussione da parte del consigliere d’opposizione Antonio Fabiano che, ha affermato, avrebbe dovuto lasciare la seduta alle 17.30 per impegni lavorativi. Da qui una breve consultazione si instaura tra il Presidente Salvatore Colao ed il segretario comunale Alessandro Ursino in merito alle tempistiche di attesa. Ursino, dando lettura del regolamento comunale, specifica come «raggiunto il numero legale dei consiglieri, il presidente può dare avvio alla seduta; mentre, se il numero legale non è raggiunto e trascorre un’ora dall’orario programmato, la seduta sarà rinviata alla seconda convocazione». Preso atto della norma, Colao comunica l’avvio della seduta alle ore 17, una decisione non accolta bonariamente da Alberto che decide di lasciare la sala consiliare e non partecipare ai lavori. 

I PUNTI ALL’ODG

Inizia quindi la discussione dei punti all’ordine del giorno.

Approvato il verbale della seduta precedente, i successivi punti verranno discussi con l’affiancamento tecnico del responsabile dell’area economico-finanziaria dell’ente, il ragioniere Elia. I punti riguardano la conferma per l’anno 2021 dell’addizionale comunale IRPEF, attestata allo 0,70% per i redditi da 8 mila euro e dell’IMU al 10,6%. I punti sono approvati all’unanimità da maggioranza ed opposizione. 

Quarto punto quello inerente la cessione in proprietà o diritto di superficie delle vaste aree individuate nelle zone PEEP e PIP. Sul punto prende la parola il sindaco Mancuso che ai consiglieri delinea la situazione in cui tali aree versano da tempo immemore. Circa 4 mila metri quadri di aree disponibili per l’edilizia economica e circa 64 mila metri quadri di aree disponibili per i piani relativi agli insediamenti produttivi. «Ciò che noi andiamo ad approvare – ha spiegato Mancuso – è la determinazione dell’ente a mettere a disposizione tali aree per le aziende che ne fossero interessate», una ricerca che, a detta del primo cittadino, sarebbe stata nel tempo compromessa dalla metodologia di cessione. Per il sindaco sarebbe dunque preferibile passare dal diritto di superficie a quello di proprietà, idea per cui afferma di aver già abbozzato un documento ma «al momento la stima dell’Ufficio Tecnico è pari a 70 euro al mq, quindi non appetibile» dunque, per lo stesso, sarebbe auspicabile «promuovere dei bandi a scadenza, tipo asta, prevedendo offerte al ribasso». 

IL CAOS PER IL RITARDO 

Nel mentre della discussione, ore 17.15, ecco però che sopraggiungono nella sala i consiglieri del gruppo indipendente Garcea, Commisso e Alberto, dove il primo si dimostra fortemente contrariato in merito alla decisione del Consiglio di avviare i lavori nonostante fosse stato comunicato il ritardo. Garcea, rimembrando i passati ritardi di altri colleghi, afferma che «da regolamento si può attendere per un massimo di 45 minuti». Nella confusione più totale fatta di toni alti e pugni sul tavolo, l’affermazione viene rigettata da Colao e Mancuso che a Garcea riportano le dichiarazioni del segretario comunale in merito alle tempistiche di avvio «secondo quanto effettivamente stabilito dal regolamento».

I consiglieri prendono posto ma la discussione prosegue. Mancuso spiega a Garcea che «avrebbe tranquillamente attesto fino a tarda sera il suo arrivo per via di successive riunioni ma che non sarebbe stato corretto nei confronti di Fabiano, giunto in orario e che avrebbe dovuto lasciare la seduta dopo un’ora da quello che sarebbe dovuto essere l’effettivo avvio». Il consigliere in capo al gruppo indipendente non vuole però sentir ragione, continuando ad affermare che si sarebbe potuto attendere per 45 minuti secondo quanto stabilito dal regolamento. Al che, è il sindaco a fermare la seduta, invitando Garcea a cercare la norma a sostegno della sua tesi e chiedendo di bloccare i lavori del Consiglio finché la stessa non sarebbe stata individuata. Circa 10 minuti per stemperare la situazione. Alla fine la discussione dell’ordine del giorno prosegue ma la ricerca della norma “sui 45 minuti di attesa” non produce risultato. 

RIPRENDE LA DISCUSSIONE

Si riprende dalle cessioni delle aree PEEP e PIP. Intervento del consigliere Nagero che al sindaco chiede se non fosse opportuno ridurre le aree in questione, proposta per la quale Mancuso ringrazia, affermando di aver dimenticato di comunicare che l’azione era già stata preventivata. Il punto viene quindi discusso e delineato in un dibattito maggiormente tecnico tra i consiglieri Fabiano e Palaia. Dall’opposizione, Nagero invita ad accelerare gli interventi in vista di investimenti futuri che potrebbero rilanciare in modo rilevante il territorio. La votazione trova il parere favorevole di tutti i consiglieri, tranne per il gruppo indipendente che invece si astiene.

Un momento del consiglio (Ursino, Colao, Mancuso, Talarico e Grande)

Quinto e sesto punto vengono discussi congiuntamente dal sindaco con il supporto del ragioniere. Si tratta dell’approvazione del Documento unico di programmazione (Dup) 2021-2023 e del bilancio di previsione finanziario 2021-2023. «Il bilancio di Simeri Crichi è nella sua struttura blindato, tutti i costi relativi ai servizi per i cittadini sono coperti» afferma Mancuso, dove «l’aspetto variabile risulta essere quello legato alle risorse e alle entrate ulteriori a cui sono collegate opere e servizi aggiuntivi», facendo dunque riferimento agli introiti relativi a tassa di soggiorno o autovelox.

Rilevante per Mancuso, l’aver riservato nel bilancio una somma pari a 500 mila euro da investire in viabilità e «per la prima volta – afferma – 300 mila euro saranno destinati a “squadrette” formate da cittadini chiamati ad occuparsi di servizi vari da attuare nel vasto territorio, in più punti trascurato non per mancanza di volontà – dice Mancuso – ma per assenza di personale». A ciò aggiunge poi la notizia di concessione del finanziamento regionale pari ad oltre 2 milioni per la strada comunale ed una notizia, giunta in mattinata, in merito ad un ulteriore finanziamento da 460 mila euro per interventi di depurazione nelle zone compromesse. 

Non nasconde il suo compiacimento per i finanziamenti acquisti, il consigliere Nagero, che auspica che «tali economie possano effettivamente arrivare nelle casse comunali». In merito ai 300 mila euro destinati alle “squadrette”, Nagero ricorda alla maggioranza i comizi elettorali del 2016 quando si puntava il dito contro le passate amministrazioni con l’accusa di aver trascurato ed abbandonato molte aree del territorio. «Solamente quando si tocca con mano e si amministra la cosa pubblica – ha rilevato Nagero alla maggioranza – si comprende quanto difficile sia reperire uomini e mezzi per intervenire periodicamente in ogni area del nostro comune». 

LA VOTAZIONE – Per un fattore prettamente di indirizzo politico, Nagero e Fabiano votano dunque contrari ai due punti. La maggioranza lo approva compatta, mentre i consiglieri Garcea, Commisso e Alberto si astengono motivando la decisione con un’apposita nota. Per gli indipendenti, infatti, «solo per un caso fortuito dovuto agli eventi pandemici, l’amministrazione ha avuto ulteriori mesi per intervenire sul territorio, quando invece il mandato si sarebbe già dovuto esaurire proprio in questi giorni». I consiglieri si dicono altresì preoccupati per gli interventi che l’amministrazione avrebbe programmato puntato sulle entrate variabili. «Il Comune – afferma Garcea – dovrebbe invece avere delle importanti certezze per lo sviluppo». 

Esaurito l’ordine del giorno, riprendere la bagarre sul ritardo e sulle ragioni dell’uno e dell’altro. La seduta giunge così a conclusione.

Opposizione e indipendenti (Fabiano, Nagero, Alberto, Commisso e Garcea)

Pubblicato da Redazione

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