«Comunico a tutti i cittadini vittime dell’alluvione di novembre 2018 e che hanno fatto richiesta per l’ottenimento dell’indennità, che nella mattinata di martedì u.s. si è svolto quello che può essere definito l’ultimo incontro tra Regione Calabria e Comune di Simeri Crichi per il perfezionamento della procedura denominata “immediato sostegno”». Così in una nota stampa il primo cittadino Pietro Mancuso, ha comunicato alla cittadinanza circa l’avanzamento delle domande di risarcimento per i gravi danni alluvionali di quasi 2 anni fa.
In sostanza – ha spiegato Mancuso – la Commissione valutatrice, rappresentata dal Presidente, arch. Fernando Pelaggi, nel comunicarci che l’istruttoria delle domande in questione è stata completata ha evidenziato la necessità di un ultimo step consistente nell’integrazione e trasmissione di tutta quella documentazione che per ogni pratica risulta fondamentale ai fini del suo accoglimento.
Si sarebbe quindi proceduto, secondo quanto comunicato dal sindaco, all’esame di ogni singola domanda ed all’esito di questo screening sarebbero emerse una serie di questioni che devono essere tenute in considerazione da tutti per pervenire all’agognato indennizzo.
«Il preambolo della riunione – scrive ancora Mancuso – è consistito nell’interpretazione del concetto di immediato sostegno, che deve essere inteso come l’insieme di quelle spese necessarie per il ripristino della funzionalità dell’immobile, e che rappresenterà per la Commissione il metro di valutazione imprescindibile per ogni domanda».
Il colloquio si è poi incentrato sulla questione relativa alle domande che non sono corredate da pezze giustificative (fatture, scontrini etc.). «Anche per queste – specifica il primo cittadino – dopo non poche interlocuzioni sul punto, è stata individuata una soluzione che ne scongiura la loro esclusione ma a condizione che i richiedenti procedano nei prossimi giorni ad un’integrazione documentale con la specificazione delle spese che si vogliono affrontare». A seguito di tale integrazione la Commissione pare ammetterà le domande complete ma si riserverà l’erogazione del contributo sempre all’esibizione delle pezze giustificative.
«Vi assicuro – garantisce Mancuso – che rispetto all’impostazione originaria (per la quale tutte le domande sfornite di pezze giustificative sarebbero state escluse dalla Commissione), il raggiungimento di tale soluzione rappresenta per il sottoscritto motivo di soddisfazione e di sollievo che desidererei venisse apprezzato da tutti coloro che per un motivo o per un altro non hanno avuto la forza economica per affrontare spese documentabili». Si tratta infatti, secondo il sindaco, dell’unica strada condivisa dalla Commissione, in quanto coerente sotto il profilo giuridico e regolamentare, «ed alla quale dovremmo per forza di cose adeguarci per non perdere l’indennizzo».
L’attenzione è poi passata su quelle domande presentate dai privati per importi notevolmente inferiori ai 5 mila euro. Per queste la Commissione avrebbe manifestato ampia apertura e sarà disponibile a valutare e ad ammettere anche ulteriori spese per coloro che al tempo della domanda non avevano ancora potuto documentare e/o affrontare le spese per il ripristino dell’immobile.
«Nei prossimi giorni tutti i richiedenti saranno interpellati personalmente dal mio staff (Mariella Arcuri e ing. Giuseppe Critelli) – ha aggiunto Mancuso – ed invitati a procedere all’integrazione necessaria affinché tutte le domande abbiano successo». Dunque, prima che la Commissione proceda all’adozione di una graduatoria finale, «siamo stati posti in grado, attraverso lo screening effettuato, di conoscere lo stato di ogni pratica e ciò che risulta necessario per il suo completamento».
L’invito del sindaco, dunque, nell’interesse dalla cittadinanza è volto a seguire pedissequamente le indicazioni tecniche che saranno suggerite nei prossimi giorni, così da evadere nel più breve tempo possibile.
Secondo quanto evidenziato in ultimo dal sindaco, la graduatoria sarà pertanto strutturata secondo tale impostazione: a) domande ammesse, b) domande ammesse con riserva, liquidabili previa esibizione delle fatture e/o pezze giustificative e c) domande non ammesse. In queste ultime, secondo l’impostazione che la Commissione adotterà, rientreranno tutte quelle provenienti dai cittadini che hanno richiesto il danno innanzi ad altre sedi ovvero risultano essere stati risarciti dall’assicurazione. Tra la documentazione che certamente tutti indistintamente dovranno produrre in tale fase c’è l’autocertificazione antimafia e l’indicazione del codice IBAN.