Aggredirono tifoso reggino, Emessi 6 Daspo ad ultras di Catanzaro, Simeri Crichi e Taverna

Il personale della Polizia di Stato della Questura del capoluogo catanzarese, ha eseguito in questi giorni, 6 provvedimenti di Divieto di Accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni Sportive (comunemente conosciuto con la sigla D.A.SPO.), emessi dal Questore della provincia di Catanzaro, Mario Finocchiaro.

La vicenda che oggi ha determinato tali conseguenze, risale a circa un anno fa ed esattamente al 28 giugno 2020, quando un 37enne, di origini reggine ma residente a Montepaone (CZ), venne affrontato e aggredito, nei pressi di uno stabilimento balneare di Soverato, da un gruppo di ultras catanzaresi, i quali pretendevano che si togliesse una maglietta celebrativa della recente promozione in serie B della squadra di calcio della “Reggina”, che, a detta degli aggressori, «aveva il “torto” di indossare». Le indagini, immediatamente avviate dai Carabinieri della Compagnia di Soverato, consentirono successivamente di identificare e denunciare all’autorità giudiziaria, gli autori dell’aggressione, nei cui confronti gli stessi militari dell’Arma avanzavano al Questore proposta per l’adozione del provvedimento di D.A.SPO.

L’istruttoria, condotta al riguardo dai poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura, consentiva di ulteriormente suffragare la circostanza che l’aggressione era, indubbiamente, maturata nell’ambito della rivalità esistente tra le tifoserie del “Catanzaro” e della “Reggina”, qualificando, pertanto, l’episodio di violenza come commesso «a causa di manifestazioni sportive», il che integrava pienamente i requisiti richiesti dalla legge per l’adozione del provvedimento, che il Questore è legittimato ad emettere al fine di prevenire che i soggetti che ne sono destinatari ripetano analoghi comportamenti, gravemente offensivi, oltre che dell’incolumità personale, anche dell’ordine e della sicurezza pubblica.

I D.A.SPO. sono dunque stati notificati ai cittadini M.M.G., D.M.G., L.F.C., S.V., C.A. e S.L., di età compresa tra i 35 e i 43 anni, residenti nei comuni di Catanzaro, Simeri Crichi e Taverna, vietando loro di accedere ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive, per periodi di tempo ricompresi tra uno e cinque anni; in un caso, si tratta di un soggetto, già “daspato”, al quale è stato prolungato il periodo di interdizione per ulteriori cinque anni, aggravato, altresì, con l’imposizione, convalidata dal GIP, dell’obbligo di presentazione all’Autorità di polizia in concomitanza con gli incontri di calcio della squadra del “Catanzaro”.

Pubblicato da Redazione

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