Carissimi,
Sarebbe stato bello poter festeggiare in modo solenne una ricorrenza per noi tanto importante e sentita. Le circostanze relative alla situazione pandemica hanno però costretto ognuno a dover rimodulare i piani programmati anzitempo ed anche in questo caso, i festeggiamenti per il nostro decimo anniversario dalla fondazione della “Gazzetta dei Ragazzi”, sono stati bruscamente ostacolati dalle misure messe in atto per contrastare il repentino aumento dei contagi.
Avremmo certamente potuto sviluppare qualsivoglia iniziativa attraverso le oramai consolidate piattaforme di streaming, ma, di comune accordo, abbiamo deciso di attendere con pazienza che l’emergenza sanitaria si plachi. Sentiamo la necessità, così come ogni cittadino, di ritrovare quella vicinanza fisica, l’affetto racchiuso in un abbraccio, il calore di una sala gremita, che da ormai quasi un anno ci manca. Sappiamo possa sembrare un paradosso per una giovane redazione la cui attività d’informazione si sviluppa prevalentemente sui canali digitali, ma siamo altresì consapevoli di come, il valore affettivo di una piccola comunità come la nostra, lo si possa rinvenire in modo autentico in quelle manifestazioni dove i cittadini si ritrovano accomunati da una spensieratezza libera da ogni indugio, ogni paura e perplessità, libera dal timore di poter dialogare a meno di un metro di distanza, libera di stringere la mano o dare una pacca sulla spalla. Siamo fiduciosi, e guai a non esserlo, che la situazione tornerà presto a ristabilirsi anche e soprattutto grazie all’avvento della vaccinazione. Riprenderemo da dove abbiamo lasciato, conservando, dei giorni più difficili e bui, gli insegnamenti che hanno lasciato nel cuore e nella mente di ognuno.
In attesa di un giorno migliore in cui sviluppare un incontro pubblico, un grazie dal profondo, sento l’esigenza di rivolgerlo a quanti, nel corso di questi dieci anni, hanno contributo a vario titolo al sostegno della nostra tanto giovane quanto passionale redazione.
Ripercorrendo dunque la nostra storia dal 2010 ad oggi e con la viva speranza di non tralasciare nessun tassello di questo grande puzzle, il primo grazie voglio e vogliamo rivolgerlo a quel corpo docente che in modo attento e con mero spirito di servizio, ha consentito lo sviluppo concreto ad un’idea nata tra i banchi di scuola. Galeotto fu quel corso extrascolastico al termine del percorso di scuola primaria, introdotto e curato dall’insegnate Ida Grande alla quale dobbiamo tutto ed in particolare il primo approccio allo straordinario mondo del giornalismo. Il nostro riconoscimento va altresì alla professoressa Concetta Ferrari che accolse con entusiasmo l’idea di fondare un giornale scolastico, spronandoci nel modo più giusto e mostrando vero sostegno ad ogni iniziativa intrapresa. Un grazie sentito, dunque, al dirigente scolastico Ernesto Antonini per la fiducia accordata nell’immediato, per aver abbracciato un progetto ideato, curato ed organizzato interamente da studenti giovanissimi.
Dai banchi di scuola ci trasferimmo così alla sconfinata rete internet, non senza un aiuto concreto da chi, fuori dall’edificio scolastico, ci permise di ampliare i nostri orizzonti e raggiungere una platea sempre più vasta. Alle amministrazioni comunali che si sono succedute, ai loro sindaci, ai parroci che hanno guidato le comunità parrocchiali, alle associazioni presenti ed operanti nel nostro territorio, alle autorità militari ed in particolare ai Carabinieri della locale stazione, a quanti hanno concesso parte del loro tempo per dedicarlo a giovani giornalisti in erba. A questi va un grazie incondizionato per non averci mai fatto sentire soli e soprattutto piccoli, per averci rivolto un plauso quando lo meritavamo, per averci redarguito quando abbiamo agito in modo inconsapevole, per averci offerto consigli e dritte volte a raddrizzare il tiro e proseguire la nostra attività in modo sempre più professionale.
Grazie alla cittadinanza di Simeri Crichi, un paese bellissimo ma difficile da conciliare, riconoscente ed esigente, che in più occasione ha esternato la sete di sapere, manifestandoci la necessità di approfondire fatti ed avvenimenti. Grazie a quelle attività commerciali ed imprenditoriali che, anche nel loro piccolo, hanno sostenuto economicamente le nostre necessità. Siamo grati ad una comunità che in non poche occasioni ha difeso il nostro operato e che ha dimostrato una sorta di attaccamento nei confronti di un piccolo sito d’informazione locale che, in ogni modo, investe tempo e forze atte a garantire verità, continenza e connessione negli articoli divulgati sul web.
Il grazie più grande, sento però di rivolgerlo alla redazione. A quella fondatrice del 2010, a quella degli anni avvenire, a ragazzi e ragazze accomunati dalla sola voglia di offrire un servizio utile alla comunità, senza scopi di lucro o interessi superiori, con il solo compenso di un “bravo/a” o i complimenti da parte di chi ha apprezzato il lavoro svolto con abnegazione. A coloro che hanno rinunciato ad un pomeriggio al centro commerciale per prendere parte ad una seriosa riunione, a coloro che hanno sottratto tempo allo studio o ai propri hobby per scrivere un articolo, a coloro che per assemblare le edizioni cartacee e stampare le stesse, hanno trascorso la notte e intravisto l’alba all’interno di un ufficio, nei sabato sera avvezzi invece ad un divertimento di altro genere. A quanti hanno preso a cuore questa iniziativa pur non essendo interessati ad una carriera giornalistica, dilettandosi con umiltà nella realizzazione di servizi, interviste ed articoli, con la costante paura di sbagliare o di non aver soddisfatto le aspettative, inconsapevoli di aver invece prodotto lavori eccezionali e meritori. Una nota particolare, me la permetterà il lettore, nei confronti di due compagni di percorso che definire eccezionali è riduttivo. A Gabriele Pugliese e Francesco Pollinzi voglio manifestare l’affetto di chi ha trovato in questi dieci anni, non solo due amici, ma due spalle solide su cui fare affidamento, i pilastri portanti di un edificio reso stabile anche dinanzi alle intemperie che il tempo non ci ha mai risparmiato. A loro ed a tutti va un grazie sincero e la stima profonda di un amico e coetaneo che ha trovato, in ognuno, lo sprone quotidiano a non gettare la spugna e proseguire con la certezza di avere un gruppo di amici compatto e sincero.
Non sappiamo effettivamente quanto la nostra redazione continuerà la sua attività di informazione sul territorio, ciò che potremo garantire alla nostra cittadinanza è che fino all’ultimo giorno ci batteremo con forza e determinazione per divulgare ogni notizia meritevole di attenzione. Lo faremo senza secondi fini, in modo libero e apolitico, un modus operandi che ci caratterizza da dieci anni: il nostro marchio di garanzia.
GRAZIE!
Simeri Crichi, 3 gennaio 2021
Filippo Coppoletta